Nella settimana di Natale i due pianeti giganti condivideranno lo stesso campo binoculare e telescopico e saranno talmente vicini tra loro che occhio nudo, a prima vista, appariranno quasi come un unico oggetto luminoso. Si tratta di un evento rarissimo, che non si verifica dai tempi di Galileo, cioè dal 1623: tuttavia, né il Grande Pisano, né i suoi contemporanei osservarono il fenomeno, perché questo si presentò in condizioni di crepuscolo molto sfavorevoli. Per trovare una congiunzione analoga ben osservabile dobbiamo risalire al 1226!
Non perdete questa occasione, sicuramente unica per noi, per i nostri figli! Il presidente del GRS, ingegner Sandro Zappatore, ci spiega cosa accade sopra di noi, insegnandoci a riconoscere i protagonisti della volta celeste.
Indicazioni, spiegazioni, emozioni. Buona lettura, ma con il naso all’insù!
SANDRO ZAPPATORE
Nel cielo: dicembre 2020
LA LUNA
* 08 DICEMBRE ULTIMO QUARTO
* 14 DICEMBRE LUNA NUOVA
* 21 DICEMBRE PRIMO QUARTO
* 30 DICEMBRE LUNA PIENA
Il 22 alle 11:02 il Sole raggiunge il punto più basso dell’eclittica, segnando il solstizio invernale.
I PIANETI
VENERE: resta ancora un astro mattutino, anche se riduce il suo vantaggio sul sorgere del Sole da 2 ore a inizio mese a poco più di 90 minuti all’ultimo giorno dell’anno. E’ decisamente molto luminoso, presentando una magnitudine -3.9. Il 12 e il 13 dicembre è affiancato da una sottile falce lunare
MARTE: attraversa la costellazione dei Pesci, ben visibile di sera verso Sud, tuttavia la sua luminosità decresce velocemente di intesità, aprendo il mese con una magnitudine di -1.1 e chiudendolo a -0.3. Siamo al termine del suo spettacolare rendez-vous con la Terra (la cosiddetta Grande Opposizione) e per il prossimo anno il pianeta rosso si immergerà lentamente nelle luci della sera, sempre più debole e lontano.
GIOVE e SATURNO sono strettamente appaiati nel cielo serale, tra Sagittario e Capricorno e non offrirebbero un grande interesse se non fosse per la loro separazione, che si ridurrà progressivamente fino a raggiungere un’eccezionale congiunzione del 21 dicembre.
Nella settimana di Natale i due pianeti giganti condivideranno lo stesso campo binoculare e telescopico e saranno talmente vicini tra loro che occhio nudo, a prima vista, appariranno quasi come un unico oggetto luminoso. Si tratta di un evento rarissimo, che non si verifica dai tempi di Galileo, cioè dal 1623: tuttavia, né il Grande Pisano, né i suoi contemporanei osservarono il fenomeno, perché questo si presentò in condizioni di crepuscolo molto sfavorevoli. Per trovare una congiunzione analoga ben osservabile dobbiamo risalire al 1226!
Non perdete questa occasione, sicuramente unica per noi, per i nostri figli!
PRINCIPALI COSTELLAZIONI
Va innanzitutto premesso che, ruotando la volta celeste nel cielo, le stelle visibili e la loro posizione dipendono dal mese e dall’ora (oltre che dalla località) in cui rivolgiamo lo sguardo verso il cielo. La descrizione che segue è riferita a un abitante della Liguria che osserva la sfera celeste il 15 dicembre alle ore 22:30 circa.
A est Orione e i Gemelli dominano l’orizzonte. Seguiamo tra le costellazioni il “Grande Ovale d’Inverno” che raggiunge quasi lo zenit e formato (in senso orario) da Sirio, Rigel, Aldebaran, Capella, Castore, Polluce e Procione.
A sud la vista verso è dominata dal Toro. Basse sull’orizzonte, le costellazioni della Balena e dell’Eridano annunciano il cielo invernale, con il brillante Marte tra le deboli stelle dei Pesci.
In direzione ovest, Pegaso e Andromeda si tuffano verso l’orizzonte mentre il Cigno domina l’orizzonte Nord-Ovest.
Verso nord l’Orsa Maggiore (Ursa Major) o Gran Carro ci indica la posizione della stella polare. La forma ci ricorda anche quella di un pentolino. Prolungando verso nord di cinque volte il lato corto opposto al manico troviamo la stella Polare che è la stella più luminosa della costellazione dell’Orsa Minore (Ursa Minor). La stella polare indica nel nostro emisfero esattamente la direzione del nord.
L’Orsa Maggiore risale verso Est, mentre Cassiopea e Perseo sono alti in cielo. Vega lambisce l’orizzonte Nord e l’Orsa Minore sembra pendere dalla Stella Polare.
FENOMENI CELESTI SIGNIFICATIVI
Meteore
Le GEMINIDI, uno dei migliori sciami che ogni anno si presentano all’appuntamento, quest’anno sono in condizioni ideali per l’osservazione durante la notte tra il 13 e il 14 dicembre. Le Geminidi sono dovute allo sgretolamento non di una cometa, ma di un piccolo asteroide chiamato Fetonte. Questo sciame ha una storia particolare e ha cominciato a rendersi visibile solo in tempi recenti, poco più di un secolo fa. Si stima che nei prossimi anni la Terra andrà progressivamente a incontrarne la zona più densa e c’è da aspettarsi un lento, costante miglioramento per una buona parte di questo secolo.
Poiché nelle notti tra il 13 e il 14 la Luna è praticamente nuova, lo sciamo dovrebbe dare un bel spettacolo di sé, in particolare verso le 2 di notte. Ovviamente gli interessati dovranno equipaggiarsi adeguatamente, viste le temperature rigide che caratterizzano queste nottate. Comunque, lo spettacolo dovrebbe meritare qualche sacrificio: si stima un centinaio o più di “stelle cadenti” all’ora, non molto veloci e spesso brillanti, con scie non persistenti di colore blu intenso. Come dice il nome, il radiante (punto di provenienza apparente delle scie) si trova nella costellazione dei Gemelli e a tarda sera ha già una buona altezza sull’orizzonte.
“Le meraviglie del cielo autunnale e invernale” sono state l’argomento del primo incontro di “Spazio per tutti”, che il Gruppo Astrofili Savonesi ha pubblicato sul proprio canale YouTube al link https://youtu.be/ec_SqbB4e2s
Il Gruppo Astrofili Savonesi è attivo da oltre 50 e ha tra le sue finalità la divulgazione della cultura scientifica. Per saperne di più: www.astrofilisavonesi.it, https://www.facebook.com/gruppo.astrofili.savonesi , il canale Telegram https://t.me/astrofilisavonesi e il canale YouTube https://youtube.com/c/astrofilisavonesi
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