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L’AFFETTO DEI CLIENTI

La trattoria “Giardino” di Valleggia riapre grazie alla zona gialla e, tra difficoltà e qualche speranza, ritrova la fedele clientela MARCO OLIVERI Primo giorno in zona gialla per la Liguria, oggi, lunedì 1 febbraio e anche i ristoranti di Quiliano possono finalmente riaprire al pubblico, almeno a pranzo. Tra di essi, la storica trattoria “Giardino” […]

La trattoria “Giardino” di Valleggia riapre grazie alla zona gialla e, tra difficoltà e qualche speranza, ritrova la fedele clientela


MARCO OLIVERI

Primo giorno in zona gialla per la Liguria, oggi, lunedì 1 febbraio e anche i ristoranti di Quiliano possono finalmente riaprire al pubblico, almeno a pranzo. Tra di essi, la storica trattoria “Giardino” di via Briano a Valleggia ha rialzato le saracinesche e ritrovato fin da subito l’affetto dei clienti.
«Abbiamo riaperto stamattina alle sei per le colazioni e dopo mezz’ora si sono già presentati i primi avventori che non vedevano l’ora di salutarci ed erano tutti contenti di rivederci, è stata una sensazione bellissima – commenta la titolare Sara Giordano, alla guida del ristorante valleggino dal 1974 – riaprire il locale fa sempre un bell’effetto, eravamo chiusi dal 17 gennaio e restare a casa senza fare niente mi dava un po’ fastidio perché io amo il mio lavoro».

I titolari della storica trattoria “Giardino” a Valleggia

A giudicare dall’affluenza della clientela tra i tavoli della trattoria “Giardino” all’ora di pranzo, è facile intuire, oltre alle esigenze di chi si ferma lì per motivi di lavoro, la voglia dei Quilianesi di tornare a vivere la socialità e ritrovare un po’ di normalità andando a mangiare fuori: «Qualche cliente ha telefonato per prenotare, altri non lo hanno ancora fatto – continua – si vedrà come sarà possibile andare avanti, almeno nelle prossime due settimane, noi speriamo di continuare a lavorare, soprattutto per gli operai e i lavoratori che contano su di noi per la loro pausa pranzo».

Infatti, il momento critico, legato all’emergenza Covid-19, permane, con tutte le difficoltà causate dalla condizione altalenante imposta dalla divisione dell’Italia in fasce che cambiano colore in poco tempo: «A gennaio abbiamo lavorato soltanto una settimana – aggiunge la commerciante – purtroppo, per far fronte a questo periodo, abbiamo dovuto utilizzare i risparmi messi da parte per la nostra vecchiaia, in quanto i ristori del Governo, seppure puntuali, non sono sufficienti a pagare le spese vive che la nostra attività comporta».

I clienti della trattoria “Giardino”

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