Cioccolato, colore e solidarietà. Sono le parole chiave che caratterizzano la Pasqua della CRI Vado Ligure-Quiliano. Con le uova della Croce Rossa italiana e i disegni degli “Artisti per la CRI” è iniziata la raccolta fondi.
SHARON TEMPESTINI
Cioccolata e solidarietà uniti
Che Pasqua sarebbe senza uova? A causa dell’emergenza Covid le uova della CRI non saranno distribuite porta a porta ma si potranno prenotare presso la sede e trovare negli esercizi commerciali di Vado, Quiliano, Valleggia e Bergeggi. In ogni attività sarà presente la cassetta per le oblazioni. “Chiunque fosse interessato – specifica la Vicepresidente Debora Pistola – potrà acquistare le uova con una libera offerta”. Il ricavato a cosa è destinato? “A differenza di quello dei calendari che era destinato all’acquisto di materiali per la formazione – spiega Pistola – questo sarà impiegato per la ristrutturazione dei locali sia della sede di Vado che per quella di Quiliano. Il nostro obiettivo, con questi lavori, è quello di poter migliorare gli ambienti destinati ai volontari che vivono l’ente tutti i giorni e la creazione di spazi per l’accoglienza dei cittadini.” Cosa si intende per spazi dedicati all’accoglienza dei cittadini? “La popolazione dei territori di nostra competenza – prosegue la Vicepresidente – reagisce sempre con molto entusiasmo alle nostre iniziative e vorremmo, per ringraziare, avvicinarci di più alle loro esigenze da diversi fronti. Con spazio di accoglienza noi intendiamo una sorta di sportello dove chi ha bisogno possa presentarsi senza paura e, instaurando un legame di fiducia e collaborazione, raggiungere le soluzioni più ottimali insieme.
“Artisti per la CRI”
In un periodo così buio per molte persone arriva la CRI di Vado Ligure – Quiliano a portare un po’ di colore. Ogni cassetta per le oblazioni quest’anno non sarà fredda ma animata da tanti disegni colorati degli “artisti della CRI”. Chi sono gli “artisti della CRI”? “Gli artisti – specifica Debora Pistola – non sono altro che i nostri bambini. La nostra sede è vissuta molto dai figli e nipoti dei nostri volontari che venendo qui trovano un luogo di ritrovo e divertimento”. Come nasce l’idea di questo progetto? “Non è un vero e proprio progetto studiato – racconta Pistola – piuttosto, è un’idea arrivata una sera pensando a come organizzare la raccolta fondi. Ho pensato che sarebbe stato bello poter personalizzare le cassette con qualcosa di colorato, ho fatto il liceo artistico e adoro tutto ciò che è collegato all’arte, e così ho proposto di sostituire il classico uovo di Pasqua disegnato da un adulto con qualcosa di più spontaneo. Ho invitato, così, i volontari a far disegnare ai propri bimbi di tutte le fasce d’età ciò che per loro era la Pasqua”. Oggi, grazie a questa iniziativa, chiunque, partecipando alla raccolta fondi, potrà osservare con gli occhi dei bambini cos’è la Pasqua.
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