LA STORIA INFINITA
MICHAEL ENDE
Riccardo Bianco risiede a Quiliano. Autore lui stesso, è stato finalista in premi letterari. Ha pubblicato “Ci scusiamo per il disagio” che è la sua prima collezione di racconti autopubblicata, ma anche racconti brevi come “Nata sulla Luna”, “La casa in affitto” “Stasera cucino io”. Come autore ci consiglia libri e letture guidandoci in modo accorto e intelligente. Questa volta ha scelto La storia infinita, il capolavoro di Michael Ende, carico di magia e poesia, particolarmente adatto a questo periodo dell’anno.
I MIEI PERCHÈ
RICCARDO BIANCO
nel periodo dell’anno dove forse ci si lascia andare di più con la fantasia. Il Natale porta con se una ventata di festa e di storie magiche. Alcuni questo periodo lo vivono con grande malinconia per il ricordo delle persone che non sono più con noi a festeggiare, ma chi ha la fortuna di viverlo con i bambini non può non lasciarsi trasportare dall’entusiasmo delle luci colorate e dei mille significati, dal più consumista al più profondo, che questa festa porta con se.
È per quello che ho pensato di raccontarvi questo libro, perché se penso a una storia fantasiosa, “La storia infinita” di Michael Ende è la madre di tutte le storie.
“Le passioni umane sono una cosa molto misteriosa e per i bambini le cose non stanno diversamente che per i grandi. Coloro che ne vengono colpiti non le sanno spiegare, e coloro che non hanno mai provato nulla di simile non le possono comprendere”.
Questa storia mi ha sempre affascinato nonostante il suo stile retrò, ad una prima occhiata è subito chiaro di essere di fronte ad una storia “d’altri tempi”. Una narrazione fantastica e malinconica con una morale ben identificata. Non imporre limiti alla fantasia, o almeno non lasciare che il cinismo di tutti i giorni possa sopraffarla, una battaglia che le creature di Fantasia devono affrontare per salvare il loro mondo, ma che ci vuole far capire che è la stessa battaglia che viviamo tutti i giorni, spesso inconsapevolmente, quando gli impegni e le brutture della vita rischiano di schiacciare la nostra voglia e capacità di sognare.
La narrazione, dal principio ben separata tra il mondo reale e quello di fantasia del libro, si intreccerà fino a fondersi in un unico universo dove non sarà più distinguibile la realtà dalla fantasia. Così sarà anche per il lettore a mano a mano che scorrerà le pagine del libro addentrandosi e perdendosi nella storia. Nell’edizione illustrata e bi-colore del testo questa unione è anche resa graficamente.
Il film, d’annata anche quello, è sempre piacevole anche se un po’ grottesco paragonandolo alle produzioni moderne, ma ha regalato a diverse generazioni emozioni indimenticabili. Chi, tra quelli che hanno vissuto la storia infinita, non desidererebbe farsi un giro almeno una volta su un drago della fortuna, ad esempio.
“Puoi continuare ad avere desideri fintanto che ti ricordi del tuo mondo. Quelli che vedi qui invece hanno fatto fuori tutti i loro ricordi. E chi non ha più un passato non ha neppure un avvenire, non ti pare?”.
Bastiano è un bambino grassoccio e pallido, almeno nel libro, a cui spesso è rimproverato di stare troppo con la testa tra le nuvole, nonostante o forse proprio per questo, si debba scontrare con la dura realtà di tutti i giorni. Con l’adorata mamma mancata prematuramente e un padre evanescente, distrutto nell’animo e nel corpo, il ragazzino trova rifugio dalla vita nella passione per i libri che ama leggere e nelle storie che adora inventare grazie alla sua spiccata immaginazione.
A scuola però è emarginato, deriso e bullizzato dai suoi simili che lo fanno sentire inadeguato. Proprio una fuga dai suoi compagni lo porterà a nascondersi in una misteriosa libreria dove non resisterà alla tentazione di rubare un libro molto particolare.
Deciso a non tornare a casa, si rifugerà nella soffitta della scuola per immergersi capo e piedi nella lettura dell’avventura di Atreiu. L’avventuriero inviato dall’Infanta Imperatrice alla Grande Ricerca dell’unico essere umano che le potrà dare un nuovo nome e salvare Fantasia dalla minaccia che incombe sul loro mondo, e infine donarle una nuova vita grazie ai suoi desideri.
Il regno sta scomparendo, divorato da una strana nebbia che chiamano “il nulla”, che non distrugge, ma semplicemente nasconde, come se tutto quello che ci passa attraverso non fosse mai esistito. Ogni volta che nel mondo degli umani diminuisce la speranza e aumentano le menzogne e il cinismo qualcosa a Fantasia scompare per sempre.
Sarà un viaggio che da semplice spettatore porterà Bastiano ad immedesimarsi tanto da diventare lui stesso il protagonista e ad avere un ruolo determinante, lui con i suoi desideri, per la salvezza del regno e la sua ricreazione per non interrompere spirale della storia infinita.
Questo libro è consigliato a chi vuole riscoprire un po’ di quella fantasia e curiosità infantile che non viene mai persa ma che portiamo sempre con noi, magari nascondendola molto bene, e lasciarsi andare un po’ all’immaginazione come il periodo natalizio consiglierebbe.
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