Luci spente a Villa Maria per contestare il caro bollette.
L’Amministrazione Comunale aderisce all’iniziativa di ANCI Liguria per sollecitare il governo Draghi sulla necessità di garantire interventi a sostegno degli enti locali, delle associazioni e delle fasce deboli
Dalle ore 20.00 di giovedì 10 febbraio 2022 verranno spente per tutta la serata e la notte le luci che illuminano Villa Maria, già sede della Città di Quiliano, per aderire all’iniziativa varata da ANCI Liguria volta a sollecitare il governo Draghi ad intervenire urgentemente, a fronte dell’esagerata crescita dei costi energetici che mettono a rischio i servizi ai cittadini.
Questa problematica è profondamente sentita da parte della comunità quilianese, tant’è vero che già lo scorso 19 gennaio 2022 il sindaco Nicola Isetta aveva inoltrato al Presidente del Consiglio Mario Draghi, ai Ministri Daniele Franco e Andrea Orlando, al Sottosegretario allo sport Valentina Vezzali e, per conoscenza, al Prefetto di Savona.
E inoltre al Presidente della Regione Liguria, al Presidente del CONI, al Presidente di ANCI Liguria e al Presidente della Provincia di Savona, una nota relativa a tale problematica.
“Il “caro bollette”, già a partire dal 1° bimestre 2022, sta colpendo l’utenza generalizzata del mercato libero interessato con riferimento specifico ai servizi di erogazione dell’energia elettrica e del gas” spiega il sindaco Isetta. “Un aumento, questo, che si rileva estremamente sproporzionato (il 55 % per l’energia elettrica e il 41 % per il gas), specialmente alla luce del fatto che l’emergenza pandemica “Covid 19” è tuttora in corso, e tenuto altresì conto che alcune specifiche categorie di utenze, già profondamente colpite dalla stessa, con conseguenti chiusure e limitazioni, anche di carattere temporale, stanno per essere danneggiate da questo rincaro improvviso ed estremamente dirompente.”
“Mi riferisco, in primo luogo,” prosegue il Sindaco di Quiliano, “alle palestre, agli impianti sportivi, ai centri sociali, alle realtà associative del volontariato, ma anche alle famiglie a basso reddito. Non ci si deve dimenticare infatti che il territorio comunale della nostra Città è contraddistinto dalla presenza di impianti sportivi all’aperto e al chiuso, regolarmente gestiti da associazioni sportive dilettantistiche, non aventi dunque finalità di lucro, e soprattutto basati sul volontariato e sul grande spirito di abnegazione rivolto al benessere e alla crescita sociale delle generazioni giovanili. Un vissuto, questo, che è ormai consolidato a Quiliano da diversi decenni, anche e soprattutto in ragione del fatto che l’operatività e il costante impegno profuso da tutte queste associazioni ha sempre garantito una coesione sociale e una crescita civile e democratica della nostra comunità, in tutte le sue componenti, nel nome dei più alti valori dello sport.”
“Il rincaro esagerato” aggiunge Isetta “sta creando forti malumori e preoccupazioni per le associazioni sportive quilianesi, che già devono fronteggiare ogni giorno le criticità e le maggiori spese da sostenersi riferite alle sanificazioni e alle misure occorrenti per la funzionalità degli impianti sportivi, in stretta attuazione dei protocolli Covid in materia. Questi rincari rappresenterebbero quindi il rischio evidente di limitare, se non addirittura chiudere, le attività degli impianti sportivi che, tuttora, sono gestiti in regime di gestione con affidamenti pubblici ai sensi di legge, da realtà associative senza scopo di lucro che rischiano di non poter più fronteggiare tali gestioni ordinarie e di rinunciare a garantire nel medio e lungo termine questo fondamentale servizio a beneficio della nostra comunità.”
Inoltre il “caro bollette”, precisa il sindaco Isetta, “va a travolgere l’intero comparto del terzo settore, e mi riferisco in primissimo luogo alle associazioni di volontariato, alle società operaie di mutuo soccorso, a tutte quelle reti di aggregazione sociale che gestiscono i circoli operanti nel territorio di Quiliano, e che rischiano davvero di rinviare quegli investimenti di manutenzioni ordinarie che magari intendevano avviare per garantire la corretta tenuta degli immobili suddetti. Penso anche alle numerosissime famiglie a basso reddito, che abitano negli alloggi di edilizia economica popolare, e che si trovano a portare avanti la quotidianità con prudenza, sacrificio, risparmio, e potendo anche contare sulle misure di sussidio e sostegno garantiti dal nostro Ente, anche attraverso i servizi forniti dall’Ambito e dal Distretto.”
“Questa problematica” conclude il primo cittadino di Quiliano “è profondamente vissuta con attenzione dalla nostra comunità, nelle sue varie componenti. Ecco perché auspichiamo un pronto ed efficace intervento legislativo volto a calmierare questi aumenti. Comprendiamo benissimo le logiche del mercato libero, dell’uscita dal regime dei monopoli e delle esclusive nell’erogazione dei servizi di rete. Ma non si deve dimenticare di come gli interventi di calmierazione non possano essere solo delegati salomonicamente alle autorità di regolazione, ma debbano essere, soprattutto in questo momento storico unico quale è la pandemia, oggetto di una riflessione e di un adeguato e non più rinviabile intervento politico e legislativo
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