“Trexenda” e “Bricco dei bambini”, i vini Granaccia dell’azienda agricola “Viarzo” hanno i nomi delle località dove sono prodotti
MARCO OLIVERI
Le colline quilianesi nel bicchiere e sull’etichetta della bottiglia. Portano i nomi delle località che ospitano i vigneti dove vengono prodotti, i due vini principali dell’azienda agricola “Viarzo“: Trexenda”, l’IGT base, come la valle dove sorge la vigna tra il torrente e la via omonimi e “Bricco dei bambini”, la DOC frutto della collina di Viarzo, dove vivono gli animali dei produttori, sono infatti le due Granacce proposte da Elena Tavella e Giuseppe Parenti sulle alture di Quiliano.
«Il primo vino è prodotto da una vigna di Roviasca, alta, chiusa tra i monti e circondata dal bosco – spiega Tavella – il secondo, invece, lo produciamo vicino a casa e ha quindi un respiro diverso, poiché i vigneti hanno il mare davanti e l’uva acquisisce i sapori e profumi tipici della macchia mediterranea».
Una realtà recente e moderna, l’azienda agricola “Viarzo”, che si basa sul gusto di Elena e Giuseppe – coppia sia nella vigna, sia nella vita – pur restando rispettosa della storia e della tradizione della Granaccia: «Non abbiamo una tradizione famigliare nella produzione di vino, ma ci rapportiamo alla Granaccia che piace a noi, quella di origine francese e spagnola, che produciamo con quegli stessi metodi di allevamento della vigna e le medesime tecniche di vinificazione – conclude – utilizziamo grandi vasche di cemento per la fermentazione del vino e botti di legno di rovere per l’affinamento, riservando le vasche di acciaio soltanto a operazioni come i travasi di pulizia».
Ultimi articoli
PREMIAZIONE PER LA RITMICA
UNA STORIA DI INCLUSIONE
NIENTE DONNAIOLA, MA SITO MEGALITICO
UOMINI DI RESISTENZA
CON LAURA BRATTEL ALLA DONNAIOLA
RACCOLTA GIOCATTOLI
DANZA, VERSO GLI EUROPEI DI PRAGA
LE EMOZIONI DI GRANACCIA E ROSSI DI LIGURIA
LA MASTERCLASS DI GRANACCIA E ROSSI
U17, SCONFITTA A TESTA ALTA