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ROGAZIONI, TRADIZIONE QUILIANESE

Il rito contadino di buon auspicio per la raccolta nei campi rievocato sabato 30 con una camminata al Bricco della  Croce MARCO OLIVERI La benedizione del territorio coltivato come buon auspicio per un’annata favorevole durante la raccolta nei campi. In una sola parola, rogazioni, sinonimo, infatti, di “richiesta”. L’antica tradizione contadina, svolta per anni sul […]

Il rito contadino di buon auspicio per la raccolta nei campi rievocato sabato 30 con una camminata al Bricco della  Croce

MARCO OLIVERI


La benedizione del territorio coltivato come buon auspicio per un’annata favorevole durante la raccolta nei campi. In una sola parola, rogazioni, sinonimo, infatti, di “richiesta”. L’antica tradizione contadina, svolta per anni sul territorio quilianese, ma anche nei dintorni, sarà rievocata sabato prossimo, 30 aprile, con una camminata pomeridiana al Bricco della Croce, luogo sulle alture di Quiliano dove, storicamente, in passato, si compieva il rito.

Promotori del recupero di tale usanza, che, negli ultimi anni ha rischiato di perdersi nel tempo, la Pro Loco locale, attraverso il gruppo dedicato alle escursioni “Traqqe“, l’associazione “Aemilia Scauri” e il Gruppo Escursionistico “La Rocca”.

«Come realtà che intende dar valore al territorio di Quiliano, la Pro Loco ha pensato che fosse importante riprendere un rito che le persone devono conoscere in quanto riflesso della vocazione agricola della nostra comunità, dove le attività contadine e boschive sono ancora vive e tuttora contribuiscono in parte al sostentamento della gente – spiega Massimo Becco, referente del gruppo “Traqqe” per la Pro Loco quilianese – si tratta di tradizioni profondamente radicate nella vita dei contadini attuali, che controllano ancora la luna per lavorare la terra e seminano solo in determinati momenti, punti di riferimento che appartengono alla storia contadina dell’ambiente rurale di Quiliano».

I partecipanti che vorranno assistere al ritorno delle rogazioni sul territorio quilianese dovranno presentarsi alle ore 16 nel parcheggio di via Roma. Da qui, il gruppo salirà alla croce, un piccolo monumento in pietra dall’origine secolare che dà il nome all’omonimo bricco, attraverso un sentiero lungo 500 metri, praticabile da tutti, in passato percorso di frequente dai contadini diretti in località come Quilianetto, Faie e Rocche Bianche.

Raggiunta la sommità della collina, dalle ore 17, l’esperto di storia e tradizioni locali Nico Cassanello racconterà ai presenti che cosa rappresentavano le rogazioni nella cultura contadina quilianese. A seguire, alle 17,30, la benedizione del prato della croce, insieme ai campi circostanti e il borgo, officiata dal parroco di Quiliano.

L’appuntamento si concluderà alle 18 con una merenda condivisa nell’antico borgo, da dove, anticamente, partiva la processione legata alle rogazioni, un momento che da sempre unisce l’aspetto pagano con quello religioso.

«L’incontro sarà occasione per approfondire la conoscenza di tradizioni che appartengono al nostro territorio e rievocare i ricordi della gente del luogo – continua Becco – si racconta che le rogazioni avvenissero non solo a Quiliano, ma anche nei dintorni, come a Bergeggi, dove il rito era rivolto al mare per una buona pesca, inoltre, mia mamma spesso raccontava che la manifestazione sul prato del Bricco della Croce era un tempo visibile dal paese, mentre l’effetto sonoro dei canti e delle preghiere che accompagnavano le rogazioni celebrate nella chiesa della Madonna del Monte era udibile fino alla piana di Valleggia».

Usi e costumi che arrivano da lontano ma che potranno essere utili anche al giorno d’oggi, grazie alle associazioni del territorio impegnate a mantenerli in vita. «Il territorio quilianese ha sempre bisogno di buoni auspici, rispetto agli effetti generati dai comportamenti dell’uomo che, nel tempo, lo hanno modificato, ma anche agli eventi calamitosi che ultimamente si sono verificati – conclude – ci piacerebbe che questo recupero delle rogazioni a Quiliano sia solo un punto di partenza che, in futuro, possa essere portato avanti e arricchito».

Il programma dell’iniziativa di sabato 30 aprile

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