Presentata ieri sera al Teatro Nuovo di Valleggia la prima edizione di “Musaq”, il “Music & Street Art Quiliano Contest”
ANDREA OLIVERI
Inaugurata ieri sera, domenica 29 maggio, al Teatro Nuovo di Valleggia, la prima edizione del “Musaq“, acronimo di “Music & Street Art Quiliano Contest”, festival che, tra giugno e luglio, unirà la street art e il tema ecologico con la musica, sul territorio quilianese.
“La fragilità dell’uovo”, una riflessione sull’importanza del ripristino dell’ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici, sarà il filo conduttore della parte artistica attorno al quale si confronteranno gli street artist selezionati, a partire da giovedì 23 a domenica 26 giugno, giornata in cui, alle ore 18, nel parco di san Pietro in Carpignano verranno proclamati i vincitori.
Città di Quiliano, Circolo degli Inquieti di Savona e associazione culturale “E20”, i principali promotori dell’iniziativa che è stata presentata al pubblico con una conferenza-spettacolo sull’opera dello street artist inglese Banksi, a cura della conservatrice museale Eleonora De Vecchi, alla quale è seguito il concerto del duo CieliNeriSopraTorino.
«L’idea è nata dal conferimento del premio “Inquieto dell’anno” a Banksi, nel 2020, per il suo messaggio rivolto alla società contemporanea e alle sue contraddizioni, il suo modo di essere viaggiatore nel mondo, pur mantenendo l’anonimato e la condizione di porsi in bilico tra assenza e presenza, per dare più valore al significato delle opere rispetto alla singola personalità – spiega Laura Bertolino, giovane collaboratrice del Circolo degli Inquieti di Savona – contattato tramite i canali ufficiali, l’artista ci rispose ringraziandoci per il riconoscimento e apprezzando la serie di iniziative che volevamo organizzare. Il perdurare dell’emergenza Covid-19 ha poi arrestato i nostri propositi, così abbiamo pensato di allargare il discorso ad altri campi dell’arte, come la musica d’autore emergente».
«La street art e la musica sono due linguaggi che fanno parte del modo di comunicare dei giovani – aggiunge Roberto Grossi, organizzatore di eventi per l’associazione culturale “E20” – abbiamo deciso di abbinarli in un contest, attualmente unico in Italia, perchè ci sembrava un’occasione interessante per avvicinare anche le nuove generazioni che spesso si fatica ad intercettare con le manifestazioni culturali».
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