Continua anche quest’anno il successo dell’Uni Qui non solo dal punto di vista didattico, ma anche da quello sociale
SABRINA ROSSI
La Città di Quiliano offre anche quest’anno un servizio molto importante, l’Uni Qui, circa una trentina di corsi per il tempo libero rivolti a tutti i cittadini di età superiore all’obbligo scolastico. Non è richiesto alcun titolo di studio. Dai balli folk occitani, al fai da te, al cucito, all’informatica, alle lingue, alla filosofia e molto altro: una grande varietà e un servizio innovativo di crescita culturale. Come lo scorso anno, successo, entusiasmo e ottima risposta da parte della comunità.
“Alcuni devono ancora iniziare – dichiara il Vicesindaco e Assessore alla Cultura Nadia Ottonello – Però tutti i corsi hanno visto una partecipazione che chiaramente varia dal tipo e dal settore, molti sono a numero chiuso. C’è stata una buona risposta, anche dal punto di vista della frequenza, sono stati tutti molto partecipati. Devo dire che è andato benissimo il corso dei balli occitani, ora cominceremo con quello di Tai Chi, ma hanno avuto molto successo anche i corsi relativi alle attività manuali e all’utilizzo dello smartphone per i più anziani”.
L’Uni Qui rappresenta anche una buona occasione per tutti coloro che in passato non hanno avuto la possibilità di studiare o approfondire tematiche, argomenti, passioni. Non solo didattica e apprendimento di nuove discipline, ma anche socialità, condivisione degli interessi e desiderio di creare nuovi legami come punti centrali di questo progetto.
“Sono molto contenta perché vedo che si creano degli affiatamenti, persone che hanno frequentato la prima edizione, si sono proposte quest’anno per svolgere loro dei corsi – aggiunge l’assessore Ottonello – Questo crea un benessere sociale, sono sempre stata dell’idea di un progetto che crei comunità e socialità. Con la questione della pandemia siamo sempre stati chiusi e isolati e penso che per persone di una certa età invece sia importante creare dei legami. Lo scorso anno siamo partiti un po’ più di corsa e tanti hanno avuto paura a causa del Covid-19, invece quest’anno la frequenza è più stabile. Uni Qui è un progetto che mi dà molta soddisfazione, perché vedo che le persone ne traggono beneficio sia per chi insegna, sia per chi apprende. Secondo me il dare e avere è un bellissimo modo di socializzare”.
Una passione e una partecipazione tali da voler programmare per la primavera una mostra dei manufatti realizzati durante corsi come il decoupage, le creazioni floreali e la dipintura all’antica su legno e inoltre un saggio del corso voce.
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