La coppia savonese Simone Capelli e Federica Benvenuto, guidata dal coreografo quilianese Edo Pampuro, parteciperà al Dutch Para Dance Sport ad Amstelween (Olanda) dal 7 al 10 aprile
SABRINA ROSSI
Una nuova e importante competizione di danza sportiva in carrozzina è alle porte, un’opportunità in più per mettersi in gioco con le proprie capacità, il proprio bagaglio di esperienze e per confrontarsi con gli altri. La coppia savonese Simone Capelli e Federica Benvenuto, guidata e supportata dal coreografo quilianese Edo Pampuro, rappresenterà l’Italia al Dutch Para Dance Sport ad Amstelween in Olanda dal 7 al 10 aprile. Simone Capelli si esibirà in solo nella categoria Freestyle, poi insieme a Federica Benvenuto nel combi sempre per la categoria Freestyle. Le coreografie che sono una fusione di eleganza, stile e ritmo sono state create appositamente per loro da Edo Pampuro, che con amore, passione e dedizione segue e prepara i ragazzi in questo importante percorso sportivo. A rappresentare la Liguria al Dutch Para Dance Sport ci saranno solo loro e una coppia di Genova, Andrea Barberis e Laura Del Sere.
Sarà una gara di alto livello e fondamentale perché, raggiunto un certo punteggio, consentirà la qualificazione per i prossimi campionati mondiali di novembre. Ma la danza in carrozzina è una disciplina che offre qualcosa di più: i risultati, i successi, la voglia di dare il massimo rimangono solo in pista, perché al di fuori ogni gara rappresenta una bella occasione per rivedersi, ritrovarsi tutti insieme, ma anche condividere il dispiacere delle sconfitte dei concorrenti. Un’amicizia importante, un legame quasi familiare, tra campioni nello sport e nella vita.
“Questa competizione è riservata solo alla danza in carrozzina, l’unica riconosciuta a livello internazionale come disabilità – dichiara il coreografo Edo Pampuro – Gli atleti che partecipano otterranno un punteggio, in base a quello sapranno se potranno accedere ai campionati del mondo. Quest’anno gareggeranno alla competizione anche atleti provenienti dall’America e dall’Australia per la prima volta. Speriamo veramente di ottenere il punteggio per la qualificazione subito alla prima gara, in modo da non essere stressati a dover fare tutte le altre del circuito per raggiungere i risultati attesi. Ogni gara ha un punteggio e vale la regola del migliore. Spero vivamente che i ragazzi riescano a fare del loro meglio senza farsi prendere dall’ansia, dall’emozione. Ho visto nel tempo che tutti gli atleti in pista cercano di dare il massimo per ottenere il punteggio migliore, però è un mondo un po’ chiuso perché si parla di danza in carrozzina e saranno circa in 200 in tutto il mondo… ci si ritrova ad ogni gara, siamo sempre noi ed è come una festa! Spesso dispiace vedere un concorrente che perde, nasce una amicizia, un legame importante proprio come in una famiglia. Ora partiamo per questa esperienza e speriamo di tornare a casa con una medaglia al collo… non dovessimo averla, l’importante sarà ottenere il punteggio per proseguire il nostro cammino”.
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