Sindaco Isetta: “Questi continui cambi di scenari, scambi tra il Governo, il presidente della Regione, dimostrano il fatto che siamo dentro una procedura del tutto anomala, che è saltata secondo le previsioni dei 120 giorni e c’è un progetto che di fatto non esiste ancora”
LUCIANO PARODI
“Non abbiamo avuto nessun riscontro da parte di Snam, questi continui cambi di scenari, scambi tra il Governo, il presidente della Regione, dimostrano il fatto che siamo dentro una procedura del tutto anomala, che è saltata secondo le previsioni dei 120 giorni e c’è un progetto che di fatto non esiste ancora. Come Quiliano continuiamo a tenere il punto”.
Queste le parole del sindaco di Quiliano Nicola Isetta intervenuto all’incontro organizzato a Savona dal M5S, “Rigassificatore a Vado Ligure. Quale impatto per la città e l’ambiente” per dire no al posizionamento del rigassificatore a 4 km dalla costa di Vado Ligure e a 2.9 km da Savona, con la rete del gas che attraverserà i comuni di Quiliano, Altare, Carcare e Cairo Montenotte.
All’incontro hanno partecipato le europarlamentari Maria Angela Danzì e Tiziana Beghini che hanno proposto una petizione e ai cittadini di presentare denunce/esposti alla Commissione Europea, il deputato Roberto Traversi, il consigliere comunale di Savona Federico Mij, il giurista ambientale Marco Grondacci e la biologa marina Nadia Repetto.
“La decisione di spostare il rigassificatore di Piombino a Vado Ligure è a dir poco discutibile, i cittadini non lo vogliono perché avrà un innegabile impatto sul turismo ma anche perché danneggerà diversi siti Natura 2000, quelli protetti dall’Unione europea per salvaguardare la biodiversità. Su questo progetto, infatti, sia Ispra sia l’Istituto Superiori di Sanità hanno messo in luce alcune criticità in materia di sicurezza ambientale e sanitaria – spiegano Danzì e Beghin – L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha messo nero su bianco una serie di criticità: per esempio ha dichiarato l’attuale studio idrodinamico ‘insufficiente’, tenuto conto del contesto ambientale particolarmente esposto a mareggiate di grande intensità, facendo riferimento ‘potenziali eventi di tsunami’. Oppure ha avvertito che ‘occorre considerare la presenza dell’Area Marina Protetta Isola di Bergeggi nell’ambito degli studi di alterazione della qualità chimica delle acque derivante da scarichi idrici in fase di esercizio”.
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