UNO SGUARDO AL FUTURO

Un assaggio di storia, vino, territorio e non solo. Si punta più in alto e si pensa “in grande”.

SABRINA ROSSI

Giunta ormai alla 15° edizione, la rassegna quilianese apre le porte ad un progetto più grande per il futuro.

Ogni anno, a novembre, Quiliano si “immerge” nel vino. Una manifestazione che richiama migliaia di appassionati e che rappresenta un simbolo fondamentale per il paese.
Qui, vino, storia, tradizione e territorio si incontrano in vari percorsi degustativi e di apprendimento. Insomma, una guida che illustra le tecniche più importanti del mondo della vigna per conoscerne le caratteristiche, i racconti, gli aneddoti, le esperienze, la degustazione del prodotto finale. Un prodotto pregiato, una eccellenza, il vero pilastro portante del territorio quilianese.
Ma la Granaccia non è solo un vino di eccellenza. La Granaccia rappresenta un sogno che può realizzarsi con impegno, passione e collaborazione.

La rassegna “Granaccia e Rossi di Liguria” viene organizzata dalla Proloco di Quiliano insieme alle associazioni Vite in Riviera e Fisar, con il patrocinio del Comune di Quiliano, della Regione Liguria e la collaborazione di Slow Food del Savonese – Liguria.

“Da quando con l’amministrazione si è potuto promuovere il territorio con i prodotti di eccellenza – ha affermato Vincenzo Ricotta, responsabile di Slow Food – noi come movimento e successivamente con la Pro Loco abbiamo fatto corpo unico e ci abbiamo sempre creduto. Anche le evoluzioni che si sono manifestate in tutti questi anni hanno portato a constatare che qualche buon passo avanti è stato fatto, ad esempio con il presidio dell’albicocca, il chinotto di Savona, la Granaccia e i vini di Quiliano sono la testimonianza di tutto questo”.

La volontà, l’unione e la cooperazione sono tutti elementi importanti per poter raggiungere ottimi risultati.
Nata quindici anni fa, la rassegna ha sempre avuto due obiettivi principali. Il primo, porre Quiliano al centro di un progetto, ovvero quello della Granaccia; il secondo, creare un collegamento tra il vino ed il territorio.

“Mi fa molto piacere che questo percorso in questi anni sia andato avanti – ha sottolineato il Sindaco Nicola Isetta – di ritrovare aziende presenti quindici anni fa e che stiano nascendo altre aziende che investano su questo territorio. Inoltre, sono soddisfatto che la Granaccia abbia trovato una diffusione ampia nella nostra regione, perché è giusto che si allarghi e che il discorso diventi più collegiale e ampio”.

Un sogno in cui Quiliano crede sempre e si batte per realizzarlo.
Un progetto che, a poco a poco, sta evolvendosi guardando sempre avanti. La Granaccia rappresenta tutto questo. Ciò che è stato, ciò che è e ciò che (si spera) più grande sarà.

Quiliano Qualità spiegato ai più piccoli

https://youtu.be/wTjB6CJliqI