Successo, inclusione e soddisfazioni al Dearborn 2024 Para Dance Sport USA Open a Detroit-Dearborn, Michigan, in cui il quilianese Edo Pampuro è sto presente come giudice di gara
SABRINA ROSSI
Sabato 10 e domenica 11 agosto si è svolto a Detroit-Dearborn, Michigan, il Dearborn 2024 Para Dance Sport USA Open, anche questa volta in prima linea ha partecipato in qualità di giudice di gara il quilianese Edo Pampuro. Manifestazione presentata dalla RIM Foundation e con moltissime nazioni partecipanti: Stati Uniti, Olanda, Belgio, Canada, Finlandia, Messico, Filippine, Taiwan, Slovenia, Slovacchia, Germania, Giappone, Polonia, Kazakistan, Inghilterra. Numerosi ballerini in carrozzina sono scesi in pista in coppia, combi e singolarmente.
La manifestazione si è svolta in una cittadina a pochissimi chilometri dal centro di Detroit, Dearborn, in una bellissima struttura, il Dearborn Community & Performing Arts Center, un centro ricreativo e sportivo immerso nel verde di un parco. Questo centro ha visto lo svolgersi della manifestazione, per la prima volta negli Stati Uniti.
Le parole direttamente da Detroit del quilianese Edo Pampuro che con entusiasmo, felicità e soddisfazione ci racconta l’andamento delle due giornate di competizioni.
“Devo dire che gli americani sono stati bravissimi nell’organizzare una manifestazione che pochi mesi fa l’avevano solo immaginata – commenta Edo Pampuro – Qui sono arrivate persone da tutto il mondo: Giappone, Corea, Filippine, Taiwan, Messico, Slovenia, Slovacchia, Inghilterra, Belgio, Olanda e molte altre nazioni… Naturalmente l’ America che ha visto una nutrita formazione di ballerini in wheelchair. Ovviamente presente anche il Canada che per la prima volta ha portato una coppia di ballerini. Era tutto organizzato alla perfezione: dall’arrivo all’aeroporto dove c’erano gli stand pronti ad accogliere ballerini, allenatori, giudici; automobili sempre a disposizione per gli spostamenti dall’hotel al luogo della compilazione. Le gare si sono svolte in due giornate e che hanno visto la supremazia dei ballerini filippini che hanno stravinto! Abbiamo visto cose all’avanguardia, fare della breaking e dell’hip-hop in carrozzina, tantissime acrobazie… E questo dimostra che volendo si può! Alcuni erano molto giovani e più spericolati, queste cose non possono essere fatte da tutti, però danno un bell’esempio a tutti gli altri per cercare di fare qualcosa di più innovativo, non fermarsi mai, perché il mondo evolve e così anche la danza in carrozzina. Bellissimo ovviamente anche l’abbraccio tra i ballerini finalisti a fine gara in segno di amicizia e fratellanza: questo dimostra come dovrebbe essere il vero sport!”
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