Cittadini e associazioni locali uniti anche nelle donazioni sul conto corrente “di solidarietà” del Comune.
MARCO OLIVERI
La comunità di Quiliano non si tira indietro quando si tratta di tendere una mano ai concittadini in difficoltà: infatti, Quilianesi e associazioni del territorio hanno già donato oltre 3mila euro sul conto corrente bancario aperto dal Comune per raccogliere fondi da destinare alle famiglie in difficoltà economiche.
«Si tratta di un conto corrente “di solidarietà” nel quale far confluire donazioni utili a incrementare le azioni di solidarietà alimentare e sostenere l’acquisto di beni di prima necessità – spiegano il vicesindaco con delega ai servizi sociali Nadia Ottonello e l’assessore al bilancio Tiziana Bruzzone – l’amministrazione comunale farà da tramite e da garante affinché i fondi siano destinati a chi necessita effettivamente di un sostegno».
Uno strumento previsto dal decreto del Governo nei confronti dei Comuni, i quali possono destinare tali proventi alle misure urgenti di solidarietà alimentare, come previsto nell’ordinanza della Protezione Civile, per integrare i buoni spesa per la solidarietà alimentare.
Fondi che, ad oggi, sono stati già distribuiti alle 63 famiglie che ne hanno presentato richiesta e saranno inoltre oggetto di un nuovo bando che verrà riaperto, da mercoledì 22 a venerdì 24 aprile, per i cittadini indigenti che non hanno potuto partecipare alla prima fase. Le modalità per inoltrare le nuove domande sono le stesse, scaricando il modulo dal sito dell’amministrazione oppure ritirandone copia cartacea all’ufficio dei Servizi Sociali del Comune di Quiliano.
Intanto, la raccolta fondi sul conto corrente dell’amministrazione proseguirà fino al termine dell’emergenza che ne ha determinato la nascita, tramite versamento o bonifico intestato a “Comune di Quiliano pro emergenza Covid-19” sul codice Iban IT81 Y056 9610 6000 0001 6003 X08.
«Per rilevare i destinatari delle risorse, ci atterremo all’ordinanza del Dipartimento della Protezione Civile – concludono gli assessori – il documento, infatti, specifica che l’ufficio dei servizi sociali di ciascun Comune individua la platea dei beneficiari e il relativo contributo tra i nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19 e tra quelli in stato di bisogno, per soddisfare le necessità più urgenti ed essenziali con priorità per coloro che non sono assegnatari di sostegno pubblico».
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