Obbligo di uscire con la mascherina, nuove sanificazioni e prospettive future nel punto della situazione in città del sindaco Isetta.
MARCO OLIVERI
Continua la lotta contro il Coronavirus a Quiliano, così come devono essere rinnovati gli sforzi della comunità per affrontare questo momento difficile. Nel punto della situazione dell’emergenza in città, il sindaco Nicola Isetta esorta i Quilianesi a non abbassare la guardia proprio adesso e a fare ognuno la propria parte, uniti ai volontari delle associazioni, le forze dell’ordine, gli operatori sanitari, gli infermieri e i medici di famiglia impegnati in prima linea sul territorio.
«Non possiamo e non dobbiamo nascondere i momenti di dolore, lutto e sofferenza che stiamo vivendo, ma siamo una comunità che ha reagito e reagirà con forza e fermezza a questa situazione – afferma Isetta – non molliamo ora, aiutatemi, aiutateci e aiutatevi, restando in casa».
Infatti, al momento attuale, a Quiliano, i dati del servizio sanitario nazionale parlano di 10 persone positive alla Covid-19, 26 in condizioni di sospetto contagio, 22 in quarantena obbligatoria e 2 in quarantena fiduciaria.
La nuova misura dell’amministrazione comunale per superare l’emergenza è l’obbligo, a partire da domani, lunedì 20 aprile, di indossare mascherine protettive per i cittadini che usciranno di casa per recarsi in luoghi pubblici e privati aperti al pubblico (supermercati, negozi, uffici, filiali) e sugli automezzi del trasporto pubblico locale e di servizi non di linea (taxi e veicoli a noleggio con conducente). Un provvedimento che l’ordinanza sindacale fissa fino al prossimo 3 maggio.
Inoltre, sono state predisposte nuove sanificazioni delle principali strade di Quiliano e dei cassonetti della spazzatura. «Nonostante i Comuni incontrino difficoltà per attuare le disposizioni di contenimento nazionali nelle singole realtà locali, noi continuiamo il nostro lavoro sia nell’emergenza, sia lavorando su iniziative di prospettiva rivolte al prossimo futuro – conclude – dobbiamo essere infatti consapevoli che bisognerà vivere una dimensione organizzata diversa da quella che abbiamo vissuto finora, prima dell’emergenza».
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