Bella come un fiore. Buona come la migliore delle insalate.
SABRINA ROSSI
Una qualità locale e particolare del territorio quilianese è un tipo speciale di insalata che tende a diventare un must della buona tavola e una vera e propria eccellenza culinaria. Non una insalata comune, ma una varietà tipicamente locale dell’Agricola di Valleggia soc. coop.agr. che, col passare del tempo, si è adattata perfettamente al territorio acquisendo caratteristiche uniche. Frutto della passione, della fatica e dell’impegno di tutti gli agricoltori che ogni giorno si adoperano per risultati eccellenti.
Garbuxin-na, così viene denominata nel dialetto locale, il cui nome italiano è impossibile da trovare. Poco si è parlato di questa varietà di insalata, pochi sanno della sua esistenza, ma è un orgoglio tutto quilianese. Eccellenza, tra le eccellenze, rappresenta il fiore all’occhiello del territorio. Un fiore verde, ricco di qualità e fondamentale per la nostra alimentazione.
Molto simile alla lattuga trocadero, il Garbuxin-na è una insalata invernale verde da ceppo. Viene seminata nel mese di settembre per poi essere raccolta per tutto l’inverno ma, a differenza della lattuga tradizionale, presenta un seme bianco.
La conservazione di questa particolare varietà richiede un lavoro molto intenso che si deve svolgere ogni anno. Bisogna attendere che la pianta crescendo migliori sempre più, evitare la contaminazione delle altre specie, fare attenzione agli insetti che sono fonte di danni notevoli. Insomma, un impegno costante per ottenere il prodotto migliore possibile, migliorando la qualità, le tecniche, le conoscenze.
Questo anche grazie ai contadini della zona di Valleggia che collaborano con l’Azienda agricola da molti anni e che, avendo una grande esperienza, propongono la semenza migliore e forniscono consigli utili per perfezionarsi sempre. Anno dopo anno.
Una specie particolare quindi che ha saputo, col tempo, adattarsi al terreno e al clima della zona.
Ottenendo i semi migliori e coltivandoli sempre negli stessi appezzamenti si è visto come il Garbuxin-na faccia ora parte di un ecosistema.
Parte integrante quindi di un territorio che ha saputo e sa dare valore alle proprie eccellenze, migliorandone la produzione, la qualità. Un modo, anche questo, per affermare la propria identità.
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