Alle donne, da sempre, è toccato l’arduo compito di cercare le erbe per medicare, curare, tingere e cosa fondamentale, mangiare.
SABRINA ROSSI
Le donne sono state capaci di raccogliere erbe, frutti, fiori per mangiare, ovunque. Anche dai muri.
Le erbe che compongono questa miscellanea variano da valle a valle e in funzione della stagione. I luoghi adatti per raccogliere il Prebuggiun sono i bordi dei terreni coltivati, delle strade, i pascoli, i greti dei fiumi o dei rivi: si tratta di piante che amano il disordine e lo squilibrio naturale e in questo senso amano la vicinanza dell’uomo e delle sue attività. Il luogo che in assoluto è idoneo alla crescita delle piante del Prebuggiun è il terreno agricolo terrazzato. Una grande fortuna per chi vive da queste parti poter osservare durante l’anno il variare dei colori delle fasce a seconda dei fiori e delle erbe che vi compaiono, come in una tavolozza di un pittore.
Già da gennaio a febbraio spuntano qua e là le prime margherite gialle, tingendo di giallo le nostre colline e quei primi tepori di marzo vedono il fiorire di asparagi selvatici. Ogni stagione riserva una sorpresa, anche gastronomica e le colline del Quilianese possono diventare, sotto la guida degli esperti, un luogo di raccolta e di studio per tutto l’anno.
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