Dal quartiere di Lavagnola a Cadibona, lungo l’antica “Montis Mauri” e la storica Funivia Savona –San Giuseppe.
FRANCO LEONURO
Dal quartiere di Lavagnola a Savona, si percorre parte dell’antica via medievale “Montis Mauri”, un tempo importante strada dei pellegrini e dei traffici commerciali con la Val Bormida ed il basso Piemonte.
Nella località “Ciatti” è interessante ammirare l’importante impianto funiviario, con gli aerei “vagonetti” che trasportano il carbone dal Porto di Savona agli impianti industriali di S. Giuseppe di Cairo.
NOTE TECNICHE
Partenza e Arrivo: Savona, quartiere di Lavagnola
Dislivello: 420m circa
Lunghezza: km 9,5 circa
Tempo di percorrenza: solo andata 3h circa-complessivo 5h,30/6h
Difficoltà: Turistica
Segnavia: bollo rosso-anche N.20 e N. 14 A (vecchi e deteriorati)
Cartografia: Studio Naturalistico EdM SV2
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo.
Accesso Stradale
Dal centro di Savona si percorre Corso Ricci in direzione nord. Al termine, superata una grande rotonda, si prende la strada diretta al Santuario dove si cerca posteggio per l’auto (Quartiere di Lavagnola).
Itinerario
Si segue per breve tratto la strada che fiancheggia il torrente Letimbro e dirige al Santuario. Poco oltre l’antico Ponte di San Martino, si svolta a sinistra seguendo le indicazioni stradali per Ciantagalletto.
Si sale lungo l’asfaltata che in circa 1 km, superato l’incrocio con via Maggeni e la cappelletta dedicata alla Beata Vergine, porta nei pressi della locale Società di Mutuo Soccorso. Ad un importate bivio che la precede (indicazioni stradali “Ciatti”) si svolta a destra in via Ciantagalletto Superiore, una stradina che inizialmente transita per coltivi e villette regalando scorci panoramici verso la Valle del Letimbro, poi prosegue con alcuni tornanti, supera un serbatoio per l’acquedotto ed arriva ad una Croce monumentale in cemento, collocata in posizione altamente panoramica.
Si prosegue ulteriormente in salita, con panorama verso la Valle del Lavanestro, e dopo aver superato una zona residenziale ed una stazione intermedia delle Funivie si arriva alla case di località “Ciatti” (circa Km 3,5 da Lavagnola – volendo si può iniziare da qui l’itinerario, risparmiando così un lungo tratto di asfalto).
Oltre le ultime case si prende una salitella che in breve porta ad un incrocio. Si prosegue sulla diramazione di sinistra che diventa sterrata, seguendo le indicazioni per “Cadibona-Cimavalle” (q. 280m circa).
Successivamente si incontra e si affianca per un tratto la linea funiviaria, ideata per il trasporto del carbone dal Porto di Savona agli stabilimenti industriali di San Giuseppe di Cairo.
La funivia dai caratteristici “vagonetti”, entrata in funzione nel 1912 e raddoppiata nel 1936, si snoda per un percorso di oltre 17 km.
Seguono alcune svolte ravvicinate in leggera salita, si percorrono poi le pendici ovest del Monte Fondelera per arrivare al Passo Perdoni (368m), importante valico di comunicazione con la zona del Santuario di Savona. Sulla destra infatti, partono alcuni itinerari che conducono alla suddetta frazione (indicazioni Cimavalle/Pietra Selvatica).
Si continua il cammino sull’ampia sterrata, che si snoda con lungo andamento a saliscendi tra alberi ed arbusti tipici della macchia mediterranea, transita presso le Case Erxo, aggira poi il Monte Tremò, supera la deviazione a sinistra che scende a Montemoro, per arrivare alle Case della Bandita, un piccolo nucleo di case abbandonate che testimonia il passato agricolo della zona.
Seguendo sempre la via principale, si passa in successione la Casa Nuova, poi la deviazione per un maneggio e la “tenuta Serafini” per sbucare infine sulla SP 29, all’inizio dell’abitato di Cadibona (q.340m – 6 km circa dalle ultime case di Località “Ciatti”).
Il ritorno avviene per la stessa via.
Nota:
– L’antica strada medioevale “Montis Mauri” o “de Cantagaleto”, così chiamata per Montemoro, la sua tappa intermedia più importante, dove si trovava la chiesa e l’ospedale di S. Giacomo e S. Salvatore; e di Cantagalletto, per i “cantagalletti”, i fiori di ginestra.
Dell’antica strada si ha già notizia nell’anno 1000. Collegava il centro di Savona con Lavagnola, qui attraversava il torrente Letimbro sul ponte di S.Martino, saliva a Cantagalletto (o Ciantagalletto), poi raggiungeva il Colle di Montemoro e Montemoro. Da qui saliva per raccordarsi con la Via Antiqua di Castagneto Regis (strada che saliva da Legino e proseguiva per Cadibona, Altare, Carcare.
A Cadibona arrivava anche la via Aemilia Scauri, proveniente dalla Val Quazzola di Quiliano e diretta al Piemonte.
L’antica Montis Mauri perse importanza all’inizio dell’Ottocento, quando Napoleone fece costruire la via militare di Cadibona.
– A Lavagnola è consigliata la visita all’antico ponte dove si trova la Chiesetta di San Martino, risalente al XII Secolo, un tempo destinata ad ospitare ed assistere i pellegrini di passaggio.
La struttura attuale, con l’originale campanile quadrato, chiuso da una cuspide ottagonale, è il risultato di un rifacimento ottocentesco.
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