Dal lupo agli animali domestici, il lavoro del veterinario Roberto Ferro, da trent’anni sulla piazza di Quiliano.
MARCO OLIVERI
Non è passato inosservato neanche agli occhi di Roberto Ferro, il lupo avvistato di recente in paese che, grazie ad un video su facebook, è diventato, oltre ad una star del web, anche il nuovo beniamino di tanti Quilianesi che adesso fanno il tifo per lui.
Ferro, infatti, che con gli animali ci lavora, in quanto è da trent’anni il veterinario di Quiliano, è sicuro che il giovane esemplare immortalato nel filmato sia diverso da un cane: «Per come appare, da come porta il passo a come tiene la coda, l’animale è sicuramente un lupo – conferma Roberto Ferro, nel suo studio in via Roma – per definirlo a livello genotipico, invece, bisognerebbe analizzarne il dna».
Secondo il veterinario, si tratta di un lupo in dispersione, ovvero allontanato dal branco originario e alla ricerca di un partner: «Possiamo immaginare che il lupo sia sceso lungo il fiume e si sia ritrovato per caso in città, incerto su cosa fare – continua – poiché gli animali giovani non sono ancora molto abili a cacciare, questo lupo si è dovuto adeguare a cibarsi di un sacchetto della spazzatura».
Una sua permanenza nei dintorni non costituirebbe tanto un pericolo per i cittadini, in quanto il lupo teme l’uomo, quanto per chi possiede animali liberi: «Il lupo potrebbe individuare potenziali prede – aggiunge il veterinario – molto probabilmente, però, l’animale non tornerà, poiché si sarà già allontanato dalla città, ambiente che non conosce, per ritornare nel bosco, suo habitat naturale».
Sebbene il lupo sia presente da tempo sul territorio quilianese, il dottor Ferro non ha mai avuto a che fare, nella sua professione, con questo tipo di predatore: «Conosco colleghi che hanno partecipato a progetti sul lupo e ho visto esemplari dal vivo frequentando corsi al centro di Demonte, ma non ne ho mai toccato uno», precisa.
Nella sua esperienza a Quiliano, però, Roberto Ferro cura e guarisce da sempre gli amici a quattro zampe dei Quilianesi, assistendo ai cambiamenti di tendenza sulla presenza di animali domestici in paese: «Attualmente, ci sono più gatti rispetto ai cani – continua – sembra invece diminuita la moda di tenere in casa animali esotici».
Così, a Quiliano, se i felini sono preferiti ai cani, pare scomparsa l’abitudine di addomesticare furetti o di optare per compagnie più insolite come serpenti o pappagalli.
Pazienti che, in linea generale, il veterinario di Quiliano conosce comunque bene, al punto da entrare in contatto con la loro psicologia: «Bisogna sapersi approcciare agli animali in maniera diversa, a seconda del loro carattere e delle varie reazioni che essi possono avere – racconta Ferro – a volte, basta un gesto o rumori a cui un cane o un gatto sono abituati nel contesto casalingo, come lo squillo del telefono o l’arrivo di un messaggio, per impaurirli maggiormente nel delicato momento di una visita».
Ovviamente, anche Roberto Ferro ha dovuto adattare la professione alle misure di sicurezza dovute al Covid-19: «Contingentiamo gli accessi alla sala d’attesa e rispettiamo le distanze tra noi, i proprietari e gli animali – conclude – questa circostanza rende il lavoro un po’ più faticoso, ma i clienti collaborano e con i pazienti non ci sono stati inconvenienti».
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