Il volo è un sogno.
SABRINA ROSSI
A tutti piacerebbe volare, distendere le ali e seguire il profilo della costa, scivolare radente le onde, risalire. E qui i sogni si dividono: c’è chi vorrebbe vorticare fra i palazzi, inseguire il drappeggiare degli uccelli e chi, invece, entrando nel nostro sogno risalire i boschi, beneficiare del colore degli alberi, del loro profumo, seguire le dorsali, assaporare gli umori dei prati, volteggiare sopra una natura profumata e fragrante.
Sognare può essere pericoloso, soprattutto se non si tiene conto della durata delle pile del nostro drone che rischia di precipitare. Però sognare è bello.
Oggi tocca a Matteo Bonello regalarci un’emozione profonda, una sensazione rara. Seguendo il volo del drone siamo saliti fino alla zona del Teccio del Tersè e abbiamo potuto spaziare sulle colline, spingerci in alto, fino a vedere Quiliano là in fondo, un gioiello che s’incastona nella costa e noi quassù in questi boschi che ancora sanno di primavera pigra e non sono esplosi completamente nella loro livrea di verde più attraente. È un volo bellissimo, affascinante, unico. E sebbene la città sia lontana, poco più che un puntino, qui siamo ancora nel suo territorio, nel suo feudo amministrativo. Perché Quiliano ha uno spazio geofisico importante e di grande rilevanza ambientale e territoriale.
IN LIGURIA AL VENTESIMO POSTO COME ESTENSIONE
Il Comune di Quiliano comprende oltre i due nuclei principali di fondovalle le tre frazioni collinari di Cadibona, Montagna e Roviasca per una superficie territoriale di 49,92 chilometri quadrati. Un dato che lo colloca ad essere il sesto Comune più esteso della Provincia di Savona e il ventesimo in Liguria. Quiliano è il dodicesimo Comune della provincia per numero di abitanti; confina a nord con i comuni di Altare e Savona, a sud con Orco Feglino, Vezzi Portio e Vado Ligure, a ovest con Altare e Mallare, ad est con Savona e Vado Ligure. Il territorio è composto da numerose Borgate, raggiunte da 43 chilometri di strade comunali e 12 chilometri di vicinali. E’ attraversato dall’Alta Via dei Monti Liguri e ha una importante rete di strade di collegamento secondario e sentieristico che consente di collegare la sua piana alla rete di viabilità secondaria ed escursionistica della Val Bormida e del finalese. E da quassù, sul nostro drone si vede tutto. Quando si dice a volo d’uccello non si sbaglia e se giù è bello, sappiate che quassù, è da sballo.
UNA REGIONE AL TOP DEI BOSCHI
La Liguria in termine di numero di alberi si posiziona ben oltre la media nazionale con circa 1500 fusti ad ettaro (la media nazionale e di 1.364). In pratica il 71-73 per cento della superficie regionale è coperta da boschi, un dato che fa della Liguria la regione più boscosa d’Italia rispetto alla propria superficie. Non solo, secondo alcuni dati la superficie forestale ligure è in continuo aumento e oggi ci aggiriamo sui 397.531 ettari. Questa non è proprio una bella notizia perché il ritmo di crescita di oltre 2 mila ettari all’anno avviene a discapito delle aree agricole di collina o di montagna che hanno visto contrarsi la propria superficie a causa dell’abbandono di molte attività rurali.
Genova e Savona la fanno da padrone nel panorama ligure e se Genova ha un’area più vasta dal punto di vista numerico 131.344 ettari (71,6% della superficie provinciale e 33,9% della superficie forestale regionale), Savona con i suoi 117.868 ettari vale il 76,3% della superficie provinciale e il 30,4 % della superficie forestale regionale. In questo panorama Quiliano, come detto, è il sesto comune per estensione della provincia e il ventesimo della regione ed essendo composto quasi completamente da superfici agricole o boschive viene indicato, e a ragione, come un’eccellenza ambientale ed ecologica.
E quindi, ragionando su Quiliano, si parte da una certezza e da una considerazione.
La certezza è che si vive in un posto sano, bellissimo, invidiato e praticamente unico.
La considerazione è che o sognando con il drone o passeggiando o anche semplicemente affacciandosi a una finestra ci si può accorgere di vivere in un contesto irripetibile.
Il volo del drone ci inviti a riflettere che forse la realtà è meglio del sogno.
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