Cristina Bonanomi del Centro dell’arredamento ligure di Valleggia è proiettata verso il futuro del commercio quilianese
MARCO OLIVERI
Cristina Bonanomi è in controtendenza. In un periodo difficile per tutti, dal punto di vista lavorativo, a seguito dell’emergenza Covid-19, quando si parla spesso di crisi economica, rischio, per molte attività, di non poter più riaprire, cassa integrazione per i dipendenti o persone che vengono lasciate a casa, l’imprenditrice quilianese ha tenuto un colloquio di lavoro. Anche se il suo mobilificio, il Centro dell’arredamento ligure di via Cervi a Valleggia, è chiuso da due mesi per le disposizioni del decreto contro il Coronavirus, lei assumerebbe. Perché Cristina crede nel futuro ed è già proiettata nella ripresa, prevista, anche per il settore dell’arredamento, dal 18 maggio.
«Nei giorni scorsi, ho incontrato una persona per un reparto che stiamo sviluppando all’interno della nostra struttura – racconta – la mia speranza è quella di inserirla nell’organico il prima possibile, anche perché questa persona è stata licenziata a marzo e ha necessità di lavorare».
Pensare al domani, ideare progetti e cercare nuove forze per realizzarli è il modo di Bonanomi per reagire alle difficoltà che l’impatto del virus sull’economia di Quiliano le ha posto davanti. Prima su tutte, la mancanza di una guida e sostegno da parte delle istituzioni che, durante l’emergenza, hanno parlato di casa, senza considerare il settore del commercio a dettaglio del mobile che, quelle case, avrebbe permesso di arredarle.
«La nostra sede conta quattromila metri di esposizione, in questi mesi è stato difficile gestirla, soprattutto a livello di costi – spiega l’imprenditrice – il nostro indotto muove circa trenta persone che abbiamo dovuto far riposare, chiedendo loro di adeguarsi e tenere duro».
Per fortuna, i dipendenti sono legati al centro e si riconoscono in una squadra: «I collaboratori si sono mantenuti attivi, seguendo i corsi di formazione da casa e specializzandosi in varie mansioni – continua – siamo rimasti in contatto e ora non vediamo l’ora di ricominciare, accogliendo i clienti in spazi sicuri e sanificati e in modalità diverse dal passato, chiedendo al pubblico di fissare un appuntamento o di annunciare la visita».
Una realtà radicata sul territorio quilianese da trent’anni, il Centro dell’arredamento ligure, nata come Mercatone del mobile della Liguria e, dopo un’attività quindicennale, si è rivolta più specificamente all’arredamento. Cambiamenti tuttora in atto, con l’ampliamento del servizio alla fornitura di serramenti, porte, piastrelle, sanitari.
Per pensare alla casa anche nei dettagli: «Da due anni valutiamo figure professionali in grado di seguire i clienti anche sotto tali aspetti», conclude Cristina Bonanomi.
L’ottica giusta per lasciarsi alle spalle un periodo avverso in cui i mobilieri si sono sentiti soli e inascoltati. Per far sentire la loro voce, l’imprenditrice quilianese ha unito le forze con i colleghi Luciano Carlino e i fratelli Boero. Insieme, i tre lanciano l’idea di creare un’associazione di categoria per la Provincia di Savona.
(3) continua…
Ultimi articoli
PREMIAZIONE PER LA RITMICA
UNA STORIA DI INCLUSIONE
NIENTE DONNAIOLA, MA SITO MEGALITICO
UOMINI DI RESISTENZA
CON LAURA BRATTEL ALLA DONNAIOLA
RACCOLTA GIOCATTOLI
DANZA, VERSO GLI EUROPEI DI PRAGA
LE EMOZIONI DI GRANACCIA E ROSSI DI LIGURIA
LA MASTERCLASS DI GRANACCIA E ROSSI
U17, SCONFITTA A TESTA ALTA