Informazione web della Comunità di Quiliano

free wifi quiliano

P.zza Costituzione
Biblioteca

LA FELICITÀ? LAVORARE TUTTO IL GIORNO

Ritornare al lavoro e rivedere le clienti, le emozioni della riapertura dei negozi per la parrucchiera di Quiliano Nadia Spadano MARCO OLIVERI L’emozione più grande, per Nadia Spadano, è stata riprendere in mano le forbici e gli strumenti del mestiere. Gesti quotidiani che per la parrucchiera di Quiliano è stato difficile non svolgere durante i […]

Ritornare al lavoro e rivedere le clienti, le emozioni della riapertura dei negozi per la parrucchiera di Quiliano Nadia Spadano


MARCO OLIVERI

L’emozione più grande, per Nadia Spadano, è stata riprendere in mano le forbici e gli strumenti del mestiere. Gesti quotidiani che per la parrucchiera di Quiliano è stato difficile non svolgere durante i mesi di chiusura delle attività lavorative dovuta all’emergenza Covid-19.

La parrucchiera di Quiliano Nadia Spadano

Da lunedì scorso, però, Nadia ha sperimentato la felicità di riaprire il negozio di via don Peluffo e rivedere finalmente le clienti, con cui l’artigiana ha da sempre un rapporto stretto di amicizia e familiarità, anche se, questa volta, a distanza e dietro una mascherina.
Poco importa, adesso, se bisognerà lavorare 12 o 13 ore, tutti i giorni, dalle 8 di mattina alle 20 di sera, lunedì e domenica compresi, per soddisfare le numerose richieste delle Quilianesi che da marzo non si tagliano i capelli o hanno bisogno di una permanente. L’importante è riappropriarsi di un lavoro che la parrucchiera svolge a Quiliano da più di trent’anni: «È stato emozionante tornare a lavorare prima del previsto, ci sono stati momenti in cui ho pensato che non avrei più potuto farlo – spiega Nadia Spadano – ho 54 anni, faccio la parrucchiera da quando ne avevo 15 e finora non mi ero mai fermata così a lungo, nemmeno per la maternità».

Una felicità che fa avvertire meno le difficoltà che continuano ad esserci, a cominciare dalle misure di sicurezza, a cui non è semplice abituarsi, soprattutto nei primi giorni: «Mi manca il contatto con le persone, le clienti sono felici di rivedermi e vorrebbero abbracciarmi e baciarmi come facevamo prima, ma adesso non è possibile – continua – tra il mantenimento delle distanze e l’uso della mascherina, ho notato che si parla di meno, si tende a fare in fretta e ci si perde a disinfettare, ma i clienti sono collaborativi e seguono le regole».

Anche lavorare tutto il giorno con la mascherina non è facile: «Durante la giornata, ogni tanto ho bisogno di fare una pausa – afferma la parrucchiera – quando torno a casa la sera sono distrutta ma felice, ho l’agenda fitta di appuntamenti fino a metà giugno».

Nadia Spadano

Per ora, Nadia dovrà lavorare da sola, per motivi di sicurezza, ma anche perché la dipendente Monica è in cassa integrazione fino a giugno.
In questi giorni, bisogna anche fare i conti con un lavoro diverso da prima: «Sanifico il locale con prodotti certificati, utilizzo strumenti monouso, igienizzo spazzole e pettini che vengono chiusi in sacchetti di plastica – precisa – gli appuntamenti sono presi telefonicamente, i clienti vengono accolti all’ingresso, muniti di guanti e mascherina, nel caso ne fossero sprovvisti, mentre io posso lavorare su un cliente alla volta e solo chi attende il tempo di posa per il colore può essere presente in negozio, in quanto resterà in una postazione distanziata di tre metri».

Per le disposizioni del decreto, la parrucchiera di Quiliano dovrà sanificare gli spazi del negozio ad ogni ingresso e lavare il pavimento tre volte al giorno: al mattino, prima dell’apertura, nella pausa pranzo e alla sera, alla chiusura.
«Lavoro con la finestra aperta perché è richiesto il cambio dell’aria e, all’uscita di ogni cliente, faccio una pausa di dieci minuti per arieggiare il locale», conclude Nadia Spadano.

Provvedimenti impegnativi ma necessari per riprendere a lavorare.

[email protected]

Articoli correlati

Di