Un centinaio di ragazzi da Savona a Quiliano per farsi tagliare i capelli al Barber’ Shop di Stefano Giubergia.
ANDREA OLIVERI
Potrebbe essere il fascino “esotico” dei negozi fuori città, un po’ più lontani da casa, ma anche la capacità di un barbiere di aggiornarsi velocemente alle mode del momento, in materia di taglio di capelli, soprattutto tra i giovani; oppure, l’uso dei social network per promuovere la propria attività attraverso fotografie di tagli moderni in voga tra le nuove generazioni. Non ha un’idea precisa, Stefano Giubergia, titolare del Barber’ Shop di via Matteotti a Quiliano, del motivo che spinge un centinaio di ragazzi a muoversi da Savona per andare a farsi tagliare i capelli da lui, in un altro Comune.
Eppure, nella sua bottega, succede: «Sarà anche perché sono bravissimo – scherza il barbiere di Quiliano che, dal 18 maggio scorso, ha riaperto i battenti, dopo i due mesi di chiusura imposti dall’emergenza Covid-19 – forse, anche un po’ perché, come si dice, nessuno è profeta in patria, ad ogni modo, credo che i ragazzi arrivino da me soprattutto attraverso il passaparola con i loro coetanei».
Infatti, tra la clientela del barbiere di paese, formata perlopiù da Quilianesi, anche anziani, la componente che proviene dal capoluogo savonese è giovane. Una fascia di età a cui Giubergia si rivolge utilizzando strumenti moderni come whatsapp, per fissare gli appuntamenti. Anche questo aspetto, oltre alla presenza di Samuele, collaboratore 26enne, a fianco di Stefano da anno, un giovane a servire clienti giovani, probabilmente, concorre ad attrarre più facilmente i ragazzi savonesi nel negozio di Quiliano.
Tutti, comunque, si stanno presentando al Barber’ Shop di Stefano Giubergia, in questi giorni, da quando anche a Quiliano barbieri e parrucchieri hanno rialzato le saracinesche. Così, tra numerose richieste e il rispetto delle nuove disposizioni, l’artigiano quilianese e il suo staff non hanno più un momento per riposarsi: «La ripresa sta andando benissimo, c’erano tante persone in attesa e adesso siamo oberati di lavoro – commenta – anche gli anziani, grazie all’appello intergenerazionale alle famiglie di “Quilianonline”, sono riusciti a mettersi in contatto con me e a mettersi in lista per il servizio».
Un’attività lavorativa, quella del barbiere, che, finalmente, è stata completamente ripristinata: «Siamo operativi sia come negozio per uomo, seguito da me e dal mio aiutante, sia come servizio per donna, affidato, invece, a mio fratello e alla nostra lavorante – precisa Stefano Giubergia – dobbiamo sottostare a diverse restrizioni, come il limite di servire non più di due clienti per volta, l’impossibilità di farne sedere più di quattro nelle varie postazioni tra uomo e donna ed effetti come le tempistiche più lunghe tra un servizio e l’altro, per la sanificazione. Un aspetto, questo della sanificazione – precisa il parrucchiere – che potrebbe, però, rimanere una buona pratica per il futuro, al fine di far sentire il cliente più coccolato e al sicuro».
Qualche giorno per abituarsi alle novità, dopo due mesi di inattività e via, si riprende a lavorare: «Al momento, preferiamo fare la barba con pettine, forbici e macchinetta – conclude – aspettiamo ancora ad utilizzare i rasoi a mano libera in quanto, per quello, è necessario indossare una visiera che rende più complicato un servizio piuttosto delicato».
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