La storia di una famiglia che ha fatto grande il Messico passando da Altare, Mallare, Savona, Albisola e….. Catania.
CLAUDIA AVOGADRO
Nel mondo, secondo le stime di Google e dell’applicazione Locate My Name, ci sono più di 88 persone che si chiamano Schinca. Secondo la stessa applicazione il record è in Argentina con 60 individui reperiti negli archivi e 427 stimati, segue l’Italia con 24 soggetti ritrovati negli archivi e 91 stimate. In Italia 24 e il record spetta alla Liguria con 20, 2 in Sicilia e 2 in Piemonte.
Leggermente diversi e più consistenti i dati secondo Forebears (vedi tabella), anche se tutti sembrano concordare che la Liguria abbia la più alta percentuale di persone con questo cognome con un’alta densità, peraltro, sull’asse Quiliano-Carcare.
La grande dispersione degli Schinca in tutto il mondo, soprattutto nel Sud America, ha una storia simbolo nel legame che unisce Quiliano a Tuxtla, capitale del Chiapas in Messico. In questo caso il legame è rappresentato da due uomini, uno vissuto oltre due secoli e mezzo fa, Giuseppe Maria Schinca e Héctor Armando Esquinca che vive, appunto nel Chapas, che sono uniti non solo dall’assonanza del nome ma, come vedremo, da un forte legame di sangue.
“QUELL’UOMO VENUTO DALL’ITALIA”
Héctor Armando Esquinca, Direttore della Facoltà di Scienze Chimiche dell’Università Autonoma del Chiapas, professore di ricerca studia piante medicinali allo scopo di ottenere un miglioramento genetico.
Héctor cosa lega Quiliano e Tuxtla? “Fin da bambino, mio padre e mio nonno mi hanno detto che discendevamo da un uomo venuto dall’Italia e che tutti gli Esquincas sono la stessa famiglia”, gli anni passano, e il racconto continua. “Alla morte di mio padre Héctor Raúl Esquinca Barreiro nel 2006 mia madre Bertha Avilés Hurtado mi ha consegnato un CD che racchiudeva alcuni file scritti da mio padre, uno di questi conteneva, i nomi dei suoi genitori, delle sue sorelle, del mio bisnonno Manuel del Rosario Esquinca Figueroa, e alcuni nomi dei fratelli del mio bisnonno”.
A CACCIA NEGLI ARCHIVI E NEI MICROFILM
Per rendere omaggio al padre e per superare la dolorosa perdita: “Ho iniziato a fare ricerche negli archivi della nazione (Chiapas) a cui ho accesso. In Messico, gli atti battesimali della Chiesa cattolica sono stati microfilmati dal 1590 e dal 1861 con le leggi di riforma del 1857 il presidente Benito Juarez ha creato l’anagrafe civile, quindi da quella data ci sono anche i certificati di nascita microfilmati”.
Héctor, non si ferma qui, insieme alla moglie Cali, viaggia per il Chiapas incontra i parenti. “ Ovunque siamo arrivati siamo stati accolti molto bene, ci sono state date molte informazioni e a poco a poco abbiamo ricomposto la genealogia della famiglia.”
I racconti si susseguono ma tutti hanno un filo in comune. “Siamo discendenti di un uomo che è venuto dall’Italia e siamo tutti la stessa famiglia”
UN LUOGOTENENTE DELL’ESERCITO SPAGNOLO
Quest’uomo è Giuseppe Maria Schinca, “Siamo il discendenti di don José Maria Esquinca (Giuseppe Maria Schinca) che è venuto in America al servizio nell’esercito spagnolo come luogotenente dei dragoni”.
Sappiamo che Giuseppe Maria Schinca, era di Quiliano inteso come area quilianese, perché solo in questo territorio si sviluppa il cognome Schinca. Sia gli individui piemontesi che siciliani discendono da Schinca, e in particolare quelli siciliani, da Cadibona. Ma anche quelli di Mallare, che erano proprietari di vigneti e terre proprio alle Capanne come da atti notarili di compravendita, e da racconti.
Il titolo di luogotenente dei dragoni spagnoli, è quello che viene tramandato da più discendenti, come anche che fosse arrivato in Guatemala a seguito di 10.000 persone facenti parte dell’esercito spagnolo. Un’altra ipotesi è che fosse stato stipendiato dalla corona spagnola per fare dei rilievi cartografici in Florida .
Giuseppe Maria Schinca, sposa a Tonala, Donna Manuela de los Santos Laguna Escobar, battezzata il 12 novembre 1792 nella chiesa De San Francisco de Asis, in questa cittadina, nascono i primi tre figli, poi si trasferiscono in Tuxtla, capitale del Chiapas, e nascono altri cinque figli.
DON JOSÈ E I FIGLI NELLA GUERRA DI INDIPENDENZA
“Giuseppe Maria Schinca e due dei suoi figli José Maria e José Gabriel hanno partecipato alle guerre d’indipendenza della grande nazione di Anahuac, oggi conosciuta come Messico”. Racconta orgoglioso Héctor.
Giuseppe Maria Schinca ottiene la naturalizzazione nel 1834.
Don José Maria Esquinca
si legge sul documento ufficiale, anche se il suo cognome è stato modificato in Esquinca già negli atti battesimo dei figli.
Jose Maria Esquinca, è soprannominato “El italiano”.
“Sono il nipote di 6° generazione di José Maria Esquinca, sono messicano della città di Tapachula, che si trova nella regione del Soconusco nello Stato del Chiapas “
Héctor ci saluta e ci invita a visitare la pagina: Los Esquinca Otra Historia de Chiapas, dove troveremo la storia di Giuseppe Maria Schinca e dei suoi discendenti.
Per quanto riguarda “Schinca” in Italia ci sono alberi genealogici che partono dal 1797 e comprendono tutto Quiliano e frazioni, Altare , Mallare, Savona, Albisola e Catania.
La storia del luogotenente dei dragoni in qualche modo continua.
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