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L’EMOZIONE DELLA RIPARTENZA

Come nello sport, anche nella vita l’importante è rialzarsi, sempre. Dopo la conclusione anticipata dei campionati a causa della pandemia, sono state poste le basi per costruire un importante Settore Giovanile, partendo dalla Prima Squadra, la quale lunedì 24 agosto inizierà gli allenamenti grazie alla preparazione, determinazione e grinta del Mister Chicco Ferraro e del […]

Come nello sport, anche nella vita l’importante è rialzarsi, sempre. Dopo la conclusione anticipata dei campionati a causa della pandemia, sono state poste le basi per costruire un importante Settore Giovanile, partendo dalla Prima Squadra, la quale lunedì 24 agosto inizierà gli allenamenti grazie alla preparazione, determinazione e grinta del Mister Chicco Ferraro e del suo staff.

SABRINA ROSSI

Pandemia, cosa significa ripartire dopo un lungo periodo di stop?

“Stiamo parlando di una passione che per me e per tutti i ragazzi è fondamentale. Riprendere il quotidiano, gli allenamenti, le partite, la vita insieme di amici e compagni di squadra, di vicende da bar è veramente piacevole. Ci si vede in paese, nei bar intorno al campo, c’è chi fa complimenti, chi le critiche. Ho giocato per 14 anni nel Quiliano ed è il quarto anno che alleno, sono profondamente coinvolto e legato al sistema calcistico quilianese. Tutti mi conoscono, si fermano a parlare, è tutto molto piacevole anche la stessa critica nei confronti di una partita. Fa parte del gioco”.

Ripartono gli allenamenti, come saranno organizzati?

“Quest’anno, in confronto agli altri anni, ci sono più collaboratori. Si sono aggiunti dirigenti, nuove figure all’interno della società. Quindi divideremo gli allenamenti: la fase riscaldamento non sarà un problema essendo esercitazione di forza, cardio e individuale, si mantiene il distanziamento ed è senza palla; la parte tecnica e tattica si farà con la palla, ma è prescritta dalle regole della federazione, salvo altre indicazioni”.

E i campionati?

“Le prime partite ufficiali saranno il 13 settembre con la Coppa Liguria. Il 13, il 20 ed il 27 settembre ci sarà un girone a quattro squadre, tre impegni molto importanti. Mentre il campionato inizierà il 4 ottobre”.

Prima squadra, è soddisfatto della nuova formazione per la prossima stagione?

“Sì, sono molto contento. Quest’anno con Marotta come direttore sportivo e Armellino come direttore generale c’è stata un’importante rigenerazione del Quiliano&Valleggia. Hanno fatto loro le proposte, sono stati loro a contattare i nuovi innesti. Coi giocatori non ho mai parlato, sono stato al mio posto, mi sono occupato della preparazione degli allenamenti. Federico Armellino mi darà una mano nella preparazione atletica cardio e forza, Daniele Rigardo mi aiuterà nella preparazione degli allenamenti, poi ci sarà mio fratello, Cangemi… siamo una squadra molto solida ed aperta al dialogo. Siamo amici, le idee e i consigli di tutti hanno un grande valore”.

Pandemia, sofferenza, morte hanno lasciato il segno. Si dovrà lavorare molto anche per tenere alto l’umore delle persone e lo spirito degli atleti.

“Certamente, è vero. Grazie ad Armellino e Marotta ci sono stati gli open day per i bambini, abbiamo partecipato all’Educamp. Siamo stati attenti a tutte le direttive, però aperti ad andare avanti e a ricostruire il Quiliano&Valleggia a partire dal Settore Giovanile”.

Aspettative, sogni, futuro. Cosa ci si aspetta da questa stagione sportiva?

“Sicuramente ci si aspetta un miglioramento in confronto all’anno scorso. Sono quattro anni che alleno e il primo anno lo abbiamo affrontato con molta fatica per la fusione del Quiliano e del Valleggia. Difficoltà a livello dirigenziale, organizzativo, ma anche difficoltà a trovare ragazzi che sposassero la politica di un cambiamento paesano. Ci siamo comunque salvati poco prima della fine del campionato. Il secondo anno siamo invece andati molto bene, arrivando vicini ai playoff. L’anno scorso siamo partiti benissimo facendo un bel girone di Coppa Liguria, ma successivamente abbiamo rallentato. Con il blocco del campionato a causa della pandemia eravamo bassi nei playout, ma in buona posizione non rischiando la retrocessione. Siamo una squadra molto giovane, anche questo anno infatti l’età media è sotto i 23 anni. Spero i ragazzi siano maturati, perché il nostro problema non è mai stato di gioco ma di mentalità, di sicurezza delle proprie capacità. Abbiamo sempre fatto belle partite contro squadre forti, prime in classifica, ma rallentavamo contro squadre che pensavamo fossero più abbordabili”.

 

Formazione Prima Squadra stagione sportiva 2020/2021
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