Le difficoltà causate dell’ultima allerta meteo hanno riproposto un problema che, a Quiliano, interessa soprattutto le frazioni. “A Viarzo, ogni volta che piove o nevica, manca la corrente anche per più ore”, “La parte alta di Viarzo rimane al buio molto spesso ed è possibile che non si riesca a risolvere il problema”, “A Roviasca, ogni qualvolta ci sia vento o pioggia, anche debole, siamo tutti con le candele”, “Quando piove e tira vento, Montagna si trova senza corrente, siamo stanchi di questa situazione”. Queste, alcune delle segnalazioni che i cittadini quilianesi hanno espresso durante l’allerta meteo di venerdì 2 e sabato 3 ottobre.
Una condizione che ripresenta una problematica che accade di frequente, soprattutto nelle frazioni dell’entroterra, da Molini a Montagna, da Roviasca a Viarzo, al di là delle emergenze: l’assenza di corrente elettrica e la difficoltà di ricezione delle linee telefoniche, tradizionali e mobili, in occasione di precipitazioni di pioggia, vento o neve. In poche parole, il meteo tipico dei mesi autunnali e invernali che, con l’arrivo di ottobre, sono appena iniziati.
La strada dei “Tecci” tra Quiliano e Cadibona ieri (foto di Francesco Greco)Sebbene si tratti di un tema comune a molte altre zone della provincia di Savona e della Liguria, per cui anche il governatore Giovanni Toti, al termine dell’allerta, ieri mattina, ha parlato di 20mila utenze da ripristinare sull’intero territorio regionale (delle quali 15mila sono state ripristinate e le restanti 5mila verranno riattivate entro il pomeriggio), a Quiliano, il sindaco Nicola Isetta si è fatto carico del problema, affrontato, infatti, nell’ultimo aggiornamento settimanale di ieri pomeriggio con il punto della situazione su meteo e bollettino Covid-19.
Tuttavia, si tratta di un disagio che riguarda la comunità locale ma che, però, non dipende dal Comune. Infatti, anche se l’amministrazione quilianese ha fatto presente a tutti i responsabili la gravità del contesto – e continuerà a farlo, utilizzando tutti gli elementi possibili – l’ente locale non può agire in modo molto determinante: «Le reti di distribuzione di energia elettrica sono di competenza di Enel Distribuzione, mentre le linee telefoniche sono invece gestite dalle varie società di servizi di telefonia nazionali – precisa Isetta – sollecitiamo spesso queste realtà a programmare interventi per migliorare le zone sul nostro territorio e continueremo a pressare tali organizzazioni affinché intervengano in modo più efficace».
Infatti, E-distribuzione, che, al termine dell’allerta savonese di ieri, ha chiesto addirittura rinforzi da altre Regioni per completare i lavori di ripristino delle linee elettriche, è già intervenuta a Quiliano, nei mesi scorsi, con operazioni di ammodernamento delle strutture.
«Enel o chi per esso deve pulire in maniera adeguata le linee – scrivono due residenti di Roviasca – bisognerebbe inoltre installare generatori fissi nelle cabine delle varie frazioni, in modo da utilizzarli in caso di necessità».
Provvedimenti, che, però, a giudicare dai disservizi riscontrati nei giorni scorsi, a causa del forte vento previsto dall’allerta arancione, non sarebbero sufficienti. Al punto che a Montagna, ieri, sempre a seguito dell’ultima emergenza meteo, è stata predisposta un’autobotte da parte dell’acquedotto di Savona, nell’eventualità in cui l’assenza prolungata della corrente elettrica si ripercuotesse anche sul rifornimento di acqua nelle frazioni circostanti. Infine, anche a Capanne, località sottostante la frazione di Cadibona, come in via Fuscinasca, i residenti sono rimasti per più di 24 ore senza energia, condizione che ha determinato spiacevoli inconvenienti domestici con i freezer e le batterie dei telefoni.
«È necessario che E-distribuzione sezioni in modo più preciso le aree – riprende il sindaco di Quiliano – in più, potrebbe risultare utile anche predisporre una serie di pulizie collegate della vegetazione presente che, talvolta, cade sulle reti elettriche, mettendole fuori uso».
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