La volta celeste di novembre con le spiegazioni che ci offre il Gruppo Astrofili Savonesi può essere molto interessante, sia per l’arrivo delle comete (il clima natalizio in qualche modo si sente) sia perché il cielo scuro di Luna nuova accoglie la mattina del 17 l’annuale picco delle LEONIDI, che può essere il più spettacolare sciame meteorico in assoluto. Questa ed altre sorprese per appassionati preparati o meno si possono seguire leggendo questa dettagliata guida al cielo di notte (e alba) per le prossime settimane.
Nel cielo: novembre 2020
SANDRO ZAPPATORE
LA LUNA
* 09 NOVEMBRE ULTIMO QUARTO
* 15 NOVEMBRE LUNA NUOVA
* 22 NOVEMBRE PRIMO QUARTO
* 30 NOVEMBRE LUNA PIENA
I PIANETI
MERCURIO risulta ben visibile per buona parte del mese, specie nel cielo del mattino, in basso a sinistra rispetto a Venere che aiuta a individuarlo. Purtroppo, dopo il 20 del mese diventa di difficile osservazione anche se a fine mese sorge un’ora prima del Sole.
VENERE come già in ottobre, è un astro mattutino che risplende nella costellazione della Vergine, non lontano da Spica. Sorge circa tre ore prima sul levare del Sole, anche se progressivamente l’anticipo rispetto al sorgere della nostra stella si ridurrà a poco più di 2 ore verso fine mese.
MARTE passato lo spettacolare rendez-vous del mese scorso, rimane ancora brillante e un oggetto interessante per l’osservazione al telescopico. In ottima posizione di sera, passa al meridiano prima delle 23 a inizio mese e alle 21 alla fine e alle ore piccole è già tramontato. Sono le ultime occasioni per osservarlo al telescopio e fotografarlo, dopodiché andrà incontro a un interminabile periodo di indebolimento e avvicinamento al Sole, fino alla prossimo riavvicinamento di fine 2022.
GIOVE ormai è un oggetto tardo pomeridiano, passando al meridiano al tramonto. Ancora assai luminoso ed è ancora godibile al telescopio.
SATURNO è nel Sagittario come Giove e ne segue le sorti. Presenta gli anelli ancora ben visibili. La separazione tra i due pianeti giganti si riduce ancora, in vista dell’eccezionale congiunzione di dicembre. Una bella Luna crescente si avvicina alla coppia dei pianeti la sera del 19.
FENOMENI CELESTI SIGNIFICATIVI
Meteore
Il cielo scuro di Luna nuova accoglie la mattina del 17 l’annuale picco delle LEONIDI, che in rare occasioni – separate di 32 anni – può essere il più spettacolare sciame meteorico in assoluto. L’attività media dello sciame in annate “tranquille ” come questa difficilmente supererà le 10-15 meteore all’ora, tipicamente molto veloci, visibili nell’ultima parte della notte quando il radiante (ovvero, il punto da cui sembrano provenire le meteore) si alza in cielo.
Comete
Dopo l’interessante cometa di luglio, l’autunno ci offre qualche oggetto telescopico degno di nota. La cometa C/2020 M3 (ATLAS) risale il cielo quasi esattamente lungo i meridiani, costeggiando il lato destro del quadrilatero di Orione, dove passerà vicino a Rigel e Bellatrix per chiudere il mese tra le “corna” del Toro e mantenendosi stabilmente intorno alla magnitudine 8, una luminosità certamente non significativa che la rende visibile solo con l’ausilio di uno strumento.
Una seconda cometa, la C/2020 S3 (Erasmus), che seppur scoperta nel corso del programma ATLAS prende il nome dall’astronomo che l’ha individuata, si manterrà nel cielo del mattino, praticamente a destra di Venere, fino a immergersi nei chiarori dell’alba il mese prossimo per un ravvicinato e probabilmente inosservabile perielio il 13 dicembre. Attualmente di magnitudine 10 (di fatto non visibile a occhio nudo), potrebbe sfiorare la magnitudine 6 a fine mese o all’inizio di dicembre, quando potrebbe mostrare, forse, una piccola e timida coda.
A proposito del termine magnitudine prima menzionato, va fatto notare che le stelle più luminose sono dette, fin dall’antichità, di prima magnitudine (cioè mag. +1), mentre quelle via via meno brillanti sono chiamate di seconda, terza magnitudine, fino alla sesta magnitudine. Prove di psicofisica della visione hanno evidenziato che l’occhio umano riesce a vedere oggetti di magnitudine 6 o 7 in zone buie, senza nuvole e lontano dalle luci delle città. Purtroppo, nei centri abitati, ove è presente il cosiddetto inquinamento luminoso, a occhio nudo si possono apprezzare solo oggetti celesti di magnitudine non superiore a 3 o 4.
PRINCIPALI COSTELLAZIONI
Va innanzitutto premesso che, ruotando la volta celeste nel cielo, le stelle visibili e la loro posizione dipendono, oltre che dalla località, dal mese e dall’ora in cui rivolgiamo lo sguardo verso il cielo. La descrizione che segue è riferita a un abitante della Liguria che osserva la sfera celeste il 15 novembre alle ore 22:30 circa.
L’orizzonte Est è dominato dal Toro, annunciato dalle Pleiadi e seguito dal maestoso sorgere di Orione.
Verso Sud sono visibili, anche se basse sull’orizzonte, l’Ariete, la Balena e il Pegaso, con il brillante Marte tra le deboli stelle dei Pesci.
Verso Nord l’Orsa Maggiore (o Gran Carro) è bassa sull’orizzonte e ci ricorda la forma di un pentolino. Prolungando verso nord di cinque volte il lato corto opposto al manico troviamo la stella Polare che è la stella più luminosa della costellazione dell’Orsa Minore (il Piccolo Carro). La stella polare indica nel nostro emisfero esattamente la direzione del nord. L’Orsa Maggiore risale l’orizzonte Nord-Est, mentre Cassiopea, Perseo sono alti in cielo. La brillante Vega, quasi circumpolare, si abbassa sull’orizzonte.
A Ovest la vista è dominata dall’Aquila e dal Cigno, con quel che resta visibile della Via Lattea estiva.
Il Gruppo Astrofili Savonesi è attivo da oltre 50 anni e ha tra le sue finalità la divulgazione della cultura scientifica.
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