Da sabato prossimo 4 a domenica 12 febbraio, l’artista quilianese Laura Tarabocchia esporrà i propri dipinti sull’acqua a Celle Ligure nella sala espositiva Pietro Costa di lungomare Russo. Durante l’esposizione l’artista effettuerà dimostrazioni dal vivo della propria tecnica. Riproponiamo il servizio che avevamo realizzato per la presentazione del suo lavoro a Quiliano.
Tarabocchia è una artista genovese di origine istriana che vive a Quiliano: i
Tarabocchia di Lussinpiccolo, gente originale, di forte personalità, con doti artistiche, si
diploma Capitano di Lungo Corso.
ELENA GIANASSO
Ben presto però abbandona la passione per il mare e si dedica ad altre sue grandi passioni:
la legatoria, arte che condivide con il marito operatore del settore e la pittura in forme
originali.
Come detto vive a Quiliano dove crea i suoi dipinti sull’acqua, la magia si compie in pochi
istanti, una manciata di minuti per creare opere spettacolari. I soggetti dipinti sono per lo più
astratti, ma la cosa che lascia lo spettatore senza fiato è vedere come in un semplice gesto,
un foglio bianco immerso nell’acqua in cui sono sciolte particolari alghe, si ricopra
improvvisamente di colori sapientemente diluiti senza che questi si mescolino. Il gioco di
prestigio si compie su molteplici superfici, dalla carta alla ceramica in tutte le sue forme,
passando per le stoffe.
UNA MAGIA CON ANNI DI STUDIO E QUALCHE SEGRETO
Ogni magia che si rispetti è però frutto di anni di studio, tentativi spesso falliti, e qualche
segreto. Laura Tarabocchia è affascinata dalla lavorazione delle carte, marmorizzazioni e
pavonature, create dai Cinesi intorno al III secolo d. C. e di cui segreti, scoperti dai Mongoli
nell’VIII secolo, passarono ai Persiani e agli Arabi fino ad arrivare nel XIII secolo In Spagna,
Francia, Olanda e finalmente nel XVI secolo in Italia dove Venezia, Firenze e Verona
divennero i centri indiscussi di questa antichissima e raffinata tecnica.
Le pavonature e le marmorizzazioni decoravano sfondi di manoscritti e preziose miniature, ma in seguito, lentamente, questa tecnica venne confinata quasi esclusivamente alle carte usate dai
legatori per le loro copertine, fino poi a sparire quasi totalmente nel XIX secolo.
TURCHIA, GIAPPONE, TECNICHE DA TUTTO IL MONDO
La tecnica creata da Laura Tarabocchia si rifà all’arte di origine giapponese del Suminagashi , gli inchiostri fluttuanti, un gioco divinatorio tramite il quale si poteva leggere ildestino: nei segni che il pennello da calligrafia lasciava sull’acqua formando linee morbide e sinuose che originavano affascinanti disegni. Per fermare queste opere occorreva
appoggiare sull’acqua un foglio di carta di riso che assorbisse le linee scure.
Come i suoi ispiratori Laura Tarabocchia non dà titoli alle proprie opere, ognuno vede nei
suoi quadri l’espressione della propria sensibilità. Solitamente le forme evocate sono quelle
della natura, ma la fantasia e l’immaginazione possono prendere il sopravvento.
Non solo Giappone nell’arte del dipinto sull’acqua ma anche Turchia e più precisamente
Istanbul con la “tecnica delle nuvole” in cui una soluzione di gomma adragante viene messa
una vasca poco profonda dove vengono schizzati i pigmenti colorati che mossi da un
bastoncino, creano il disegno che si traspone poggiando sul pelo dell’acqua un foglio che
viene poi sciaccquato ed asciugato.
I colori e le forme sono il frutto di astrazione pura, Laura Tarabocchia con gesti rapidi e
semplicissimi strumenti crea tavolozze di colori personali e regala un’arte figlia di un
insieme di tecniche antiche ma assolutamente nuove nel panorama artistico odierno;
attraverso la confluenza di forme e colori trova la corrispondenza con l’energia liberata dalla
sua mente.
ESPOSIZIONI OVUNQUE E MAGIE A QUILIANO
L’artista ha partecipato a numerose esposizioni in tutto il mondo, dalla Russia all’America del
Sud passando per Parigi fino agli Emirati Arabi solo per citarne alcune, durante le
manifestazioni in cui presenta le proprie opere opere fa conoscere la sua arte attraverso dimostrazioni pratiche che lasciano tutti senza fiato, semplici appassionati di arte ma anche
esperti del settore e critici d’arte come Vittorio Sgarbi. Una sua personale avrebbe dovuto
avere luogo a Quiliano presso gli spazi espositivi di Villa Maria ma la manifestazione è stata
rimandata a causa del Covid.
L’artista quilianese d’adozione non disegna solo sull’acqua, regala anche suggestivi “paesaggi storti” anche di Quiliano: disegna in primis il paesaggio reale, per deformarlo, calcarlo ed intagliarlo con il traforo, si aggiunge un pò di ceramica a freddo per i punti di rilievo infine con il “drimmel” si scava qualche solco e poi si dipinge anche con colori luminescenti che spiccano al buio.
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