Da Zoagli a Quiliano, Serena Perrone, da tre anni, accudisce i cani del centro cinofilo “Four Dogs” di via Tecci 24 ore su 24
MARCO OLIVERI
La sveglia alle cinque di mattina, le pulizie per la sanificazione del centro cinofilo, la colazione ai cani ospiti della pensione; alle sette, la partenza con il taxi per raggiungere Quiliano, prelevare i clienti a quattro zampe iscritti all’asilo diurno, portarli ai Tecci e, dalle otto, seguirli e accudirli, organizzando attività di svago; pausa a mezzogiorno per il pranzo e la siesta, poi, all’una, di nuovo in auto per riportare a casa gli ospiti della mattina e passare a prendere quelli del pomeriggio, intrattenendoli con passeggiate e giochi fino alle cinque; alle sei e mezza la cena e, dopo le otto, tutti a nanna, senza dimenticare, però, di scendere, alle due e alle quattro della notte, per controllare se i cani della pensione stanno bene o hanno bisogno di qualcosa. Trascorre così le giornate, Serena Perrone, dipendente della struttura cinofila “Four Dogs” in via Tecci. Per lei, infatti, accudire i cani è diventato, da tre anni, un lavoro a tempo pieno, scandito da impegni che la donna divide con la collega Chiara.
«Qui la mia vita è bellissima – racconta Serena – mi è sempre piaciuto stare con gli animali, io stessa sono padrona di due golden retriever, quindi, per me, l’occasione di iniziare questo tipo di lavoro è stata un treno che ho sentito di dover prendere al volo».
Una vita a contatto con i cani 24 ore su 24 capitata per caso: Serena Perrone, 47 anni, è originaria di Zoagli, ma si è trasferita a Quiliano sette anni fa per motivi di lavoro insieme ad un’amica e al fratello di lei. Poi, l’incontro con Massimo e Valeria, proprietari del “Four Dogs” e, dopo un colloquio davanti ad un caffè, è iniziata la sua nuova avventura: «In questo ambiente sto bene e non mi manca niente, non sento nemmeno la voglia o il bisogno di uscire e scendere in città – conclude – trascorro così tanto tempo con i cani che mi sembra di dialogare con loro, parlo, li guardo e ho l’impressione di essere ricambiata, in questo modo si è creato un legame molto stretto e reciproco, perché i cani sanno dare tanto, più di quanto si possa immaginare».
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