Secondo Giuseppe Rebella, presidente della cooperativa CATI che gestisce il frantoio di Quiliano sono due i problemi principali per il settore, la siccità e la mosca olearia.
LINDA MIANTE
“Assistiamo a estati sempre più calde, ma soprattutto più siccitose. Il problema ha colpito maggiormente chi non ha la possibilità di irrigare le piante. Il risultato è che l’olivo, andando in stress idrico, si difende lasciando cadere il frutto ancora acerbo. La mosca dell’olivo è invece un problema di lunga data al quale le autorità non hanno ancora trovato una soluzione. Non potendo più combatterla con il dimetoato, un’insetticida che devitalizza le larve all’interno delle olive, è complicato arrestare questo fenomeno”, commenta Rebella.
Il cambiamento climatico fa sì che il frantoio apra la sua stagione di frangitura in anticipo. “Abbiamo avuto tante richieste, ma siamo agli sgoccioli. Questo perché iniziando prima si finisce anche prima”.
Foto di Andrea Tedone
Per saperne di più:
https://www.quilianonline.it/cibo/tempo-di-olive/
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