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QUILIANO IN TRINCEA

Rigassificatore: la battaglia fra Quiliano e SNAM-Regione Liguria ha avuto un ennesimo scontro, martedì sera, con un consiglio comunale dedicato al contestato progetto. Ancora una volta si è delineato il ruolo di totale rifiuto del progetto da parte di Quiliano. Nessuna amministrazione fino ad ora ha, infatti, rigettato il progetto proposto da Toti e SNAM […]

Rigassificatore: la battaglia fra Quiliano e SNAM-Regione Liguria ha avuto un ennesimo scontro, martedì sera, con un consiglio comunale dedicato al contestato progetto. Ancora una volta si è delineato il ruolo di totale rifiuto del progetto da parte di Quiliano. Nessuna amministrazione fino ad ora ha, infatti, rigettato il progetto proposto da Toti e SNAM rimandando il confronto a controdeduzioni e prese di posizione, ma l’unica amministrazione – sin da subito -a rigettare il progetto è stata quella di Quiliano. E così, martedì sera, di fronte al consiglio riunito e a molti cittadini intervenuti per avere più informazioni, ha preso vita un consiglio dedicato esclusivamente alla vicenda del contestato rigassificatore. Prima la ricostruzione dei fatti, ormai ampiamente noti: richiamando quanto espresso con le deliberazioni del Consiglio Comunale e della Giunta Comunale e con la  conferma del proprio dissenso  ribadendo la contrarietà all’approvazione del  progetto di ricollocamento nei pressi del porto di Savona – Vado Ligure del rigassificatore FSRU, anche in riferimento alla nuova progettazione depositata dalla Soc. SNAM FSRU s.p.a. alla Struttura Commissariale di Governo ed al MASE, in quanto il progetto modificato si pone comunque in contrasto con le richieste formulate dal Consiglio Comunale di Quiliano,  e con le scelte pianificatorie, di sviluppo economico, ambientale e strategico programmate da Quiliano. Condividendo l’importanza di tenere il territorio compatto nella valutazione di un progetto che riguardi sia la parte a mare e sia per la parte a terra, Quiliano, ritiene necessario che il coordinamento fra Comuni resti aperto e prosegua durante tutto l’iter procedurale, anche condividendo, dove possibile, le consulenze e l’importanza di un approfondimento tecnico comune del progetto in uno spirito di solidarietà territoriale. Viene contestato alla Regione Liguria e alla Snam il metodo utilizzato in relazione ai procedimenti amministrativi di propria competenza, che non ha consentito e non consente un confronto preliminare con le amministrazioni territoriali interessate e rende questo confronto difficile anche attualmente, in ragione dei termini concessi estremamente ridotti. Il comune di Quiliano ha evidenziato come nel nuovo progetto presentato siano presenti numerose lacune e gravi criticità, sia per la parte a mare, sia per la parte a terra. Sottolineando come il nuovo progetto presentato sia incompatibile con il disegno di sviluppo economico ed ambientale che il territorio sta perseguendo,  inoltre non condivide che lo Stato acconsenta la realizzazione di un progetto, seppure di interesse nazionale, senza considerare le situazioni urbanistiche, ambientali e di sicurezza del territorio che lo ospita e senza un preventivo confronto con l’amministrazione comunale e pertanto contesta la decisione di ricollocare la nave rigassificatrice nell’area marina di Savona-Vado. Il Comune di Quiliano si impegna a  compiere ogni azione politica e amministrativa utile al fine di sostenere le esigenze del  territorio e nel rispetto delle considerazioni succitate ad aggiornare periodicamente la Conferenza dei capigruppo sull’evoluzione del procedimento amministrativo; e a mantenere aperto il “tavolo di confronto” con gli altri Comuni del Comprensorio e ad inviare il presente testo agli organi istituzionali competenti. Il consiglio con voto unanime ha quindi approvato quanto proposto dal sindaco continuando sulla linea di bocciatura del progetto Toti-Snam. Toti dal canto suo ha ribadito con il solito ritornello: “Bisogna evitare di alimentare timori infondati e preoccupazioni ingiustificate. I dati scientifici dimostrano la sicurezza di questo impianti: è doveroso lasciare lavorare gli esperti”. La replica ha lasciato il tempo che trova a Quiliano che, invece, ha incassato con piacere la presa di posizione del Commissario Prefettizio di Vado Ligure che ha chiesto al Ministero all’ambiente di annullare la valutazione di impatto ambientale e di avviare una nuova procedura, avanzando la tesi secondo cui le modifiche presentate dall’azienda sono tante e tali da configurare un nuovo progetto e non più una semplice integrazione. Una linea che Quiliano aveva già sostenuto nelle settimane scorse e sulla quale adesso si sono uniti tutti gli altri sindaci.

 

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