Ecco tutto quello che si potrà fare da domani restando nel proprio territorio e distanziati. Gli altri allentamenti saranno scaglionati.
REDAZIONE
Il 25 maggio è il turno di piscine e centri sportivi, il 3 giugno tocca alle frontiere, ma entro la Ue.
PRIMO STEP
Fase 2, dal 18 maggio al 3 giugno per due settimane:
Liberi di spostarsi in macchina o in moto nella propria regione, di vedere gli amici, di andare al bar e al ristorante. Liberi di farsi tagliare i capelli, di curare il corpo.
Liberi di andare al parco e sedersi sulle panchine, di andare in bicicletta e fare sport all’aperto, di partecipare alle funzioni religiose.
Liberi di trasferirsi nelle seconde case al mare e in montagna oppure al lago, purché si trovino nella stessa regione di residenza.
Obbligati a stare lontani almeno un metro, a indossare la mascherina al chiuso o nei posti affollati.
Obbligati a farsi misurare la febbre ogni volta che sarà richiesto.
VITA SOCIALE
Rimane il divieto di assembramento nei luoghi pubblici ma può ripartire la vita sociale nei luoghi chiusi e nelle case private, senza limiti di persone ma sempre mantenendo la distanza necessaria a evitare il contagio.
In questo caso, la valutazione è rimandata alla responsabilità individuale e nel provvedimento non c’è alcuna indicazione specifica rispetto al numero massimo di persone che possono incontrarsi.
LE DATE DELLE APERTURE
Le prossime aperture sono state scaglionate:
Dal 18 maggio,
ripartono le attività di negozi, bar, ristoranti, parrucchieri, stabilimenti balneari, musei.
Da domani ripartono anche gli allenamenti individuali degli sport a squadre. Sarà possibile partecipare alle funzioni religiose.
Dal 25 maggio,
si potrà andare in palestra, nelle piscine e nei centri sportivi, anche se in questo caso le regioni possono decidere una riapertura anticipata.
Dal 3 giugno,
sarà libero lo spostamento tra le regioni e dunque ci si potrà muovere liberamente in tutta Italia e anche andare all’estero negli Stati che lo consentono, oppure rientrare in Italia dall’estero senza avere l’obbligo di rimanere 14 giorni in quarantena.
Infine, dal 15 giugno si potrà andare al cinema, a teatro e si apriranno i centri ricreativi per i bambini.
AUTOCERTIFICAZIONE
Il modulo di autocertificazione non dovrà più essere compilato per giustificare gli spostamenti all’interno della propria regione ma solo per indicare il motivo del trasferimento in un’altra regione.
I motivi per andare fuori regione sono tre: «Lavoro, salute, necessità e urgenza».
La visita ai congiunti che vivono in un’altra regione non è consentita, a meno che non ci sia un grave motivo che deve però essere giustificato.
Rimane il divieto di uscire dalla quarantena, pena la denuncia per reati legati alla salute pubblica.
Sarà possibile decidere restrizioni se ci dovessero indicazioni negative rispetto alla curva epidemica. Qualora fossero individuati nuovi focolai di Covid-19 i sindaci e i governatori potranno chiedere al governo di emanare un provvedimento per la dichiarazione di «zona rossa».
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