IL CUORE DELLA COMUNITÀ

Oltre 11mila euro, la somma donata dai cittadini per sostenere il rimpatrio delle salme dei ragazzi curdi travolti dal treno a Quiliano.

La tragedia dei due ragazzi curdi travolti e uccisi dal treno, nella sera dello scorso 23 dicembre, nella stazione ferroviaria di Quiliano-Vado Ligure, tocca il cuore dei cittadini.
Infatti, se erano necessari 6mila euro per rimpatriare le salme dei due sfortunati giovani e ricongiungerli, così, con le loro famiglie, i Savonesi ne hanno donati alla causa più di 11mila. Questo, il risultato della raccolta fondi lanciata nei giorni scorsi dall’Arci provinciale di Savona, alla quale hanno aderito numerose altre realtà locali come Acli, Anpi, Caritas e le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, in sinergia con i Comuni di Quiliano e Vado Ligure e il Governo Regionale del Kurdistan.
Una somma che, adesso, oltre a riportare a casa i corpi delle due vittime di 19 e 23 anni, partiti proprio ieri, martedì 12 gennaio, dal cimitero di Zinola alla volta del Kurdistan, saranno devoluti anche per aiutare le loro famiglie in una circostanza così dolorosa.

«Quando abbiamo saputo di questa tragedia, avvenuta nel periodo natalizio, in cui erano rimasti coinvolti due giovani ragazzi che cercavano una vita migliore lontano dalla tremenda situazione odierna in Kurdistan ma invece sono purtroppo morti vicino a noi, ci è sembrato importante organizzare un’iniziativa che non comportasse soltanto un aiuto economico, ma che rappresentasse anche un segno di solidarietà – spiega Franco Zunino, presidente dell’Arci provinciale di Savona – la risposta dei cittadini è stata eccezionale ed è andata oltre le nostre aspettative, solo come Arci e Acli siamo riusciti a raccogliere più di 11mila euro, ancora non abbiamo il conteggio finale apportato dagli altri sodalizi, ma la quantità di risorse raccolta è notevole, di certo i soldi non potranno mai sostituire questi ragazzi per i loro genitori, ma crediamo comunque che il nostro gesto abbia un significato, in quanto questa tragedia ci ha colpito molto tutti».

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