L’albicocca di Valleggia al centro di un progetto di valorizzazione e sostegno ai produttori di cui il Comune di Quiliano è capofila
MARCO OLIVERI
Passato, presente e futuro di una comunità. Questo rappresenta, oggi, l’albicocca di Valleggia. Passato, perché la storia di quest’eccellenza vede la piana valleggina come il punto di riferimento e partenza di autotreni e camion che fornivano il frutto non solo al Nord Italia, ma anche al Nord Europa; presente, perché tuttora, nonostante il mercato ortofrutticolo, negli anni, sia cambiato, l’albicocca di Valleggia è un vero e proprio marchio di proprietà del Comune di Quiliano, ma soprattutto la protagonista di una festa da sempre sentita sul territorio, a luglio, che, purtroppo, quest’anno, non potrà essere rinnovata nelle stesse modalità delle passate edizioni a causa dell’emergenza Covid-19; futuro, perché l’amministrazione quilianese è capofila di un progetto di valorizzazione, sostegno e stimolo nei confronti dei produttori di oggi che si concretizzerà nella redazione di un protocollo d’intesa in collaborazione con i soggetti che già da tempo collaborano con il Comune per lo stesso obiettivo.
«Insieme alla condotta Slow Food del Savonese, Coldiretti, Confederazione Italiana Agricoltori di Savona e le due cooperative locali che gestiscono il marchio, l’“Agricola” di Valleggia e “Le Riunite”, svilupperemo un piano rivolto alla promozione dell’albicocca e alla salvaguardia dell’albicocco – dichiara il sindaco di Quiliano Nicola Isetta – il tema più importante è individuare nuove aree su cui provare a rinnovare questa cultura, molto interessante sul piano economico, lavorando sulla pianta e sugli innesti, per dare una prospettiva diversa in termini di tempistiche e quantità di produzione per chi coltiva e chi investe».
Per questo, l’amministrazione comunale coinvolgerà in un rapporto di convenzione anche il Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola di Albenga: «Questo importante Istituto a livello provinciale fornirà supporto tecnico ai produttori del territorio per incentivare la produzione, in campo e in vendita, dell’albicocca di Valleggia – conclude – recuperiamo un nostro pezzo di patrimonio e di economia su cui dovrà essere costruito un processo di sostentamento vero per cui il Comune favorisce iniziative che consentano di sviluppare nuovi mercati e nuove intese con gli operatori in campo, non solo a Valleggia».
Un’ottica che, in futuro, sarà estesa anche agli altri prodotti, frutti e ortaggi del territorio quilianese e, oggi, ha l’albicocca di Valleggia come apripista.
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