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ECCO IL FESTIVAL DEI GIOCHI

Da venerdì 12 a domenica 14 luglio sul campo sportivo di Valleggia (Quiliano, SV) avrà luogo il “Festival dei Giochi Antichi e di Strada”. L’evento, promosso dall’associazione di volontariato “Tagliate Senza Frontiere” giunge quest’estate alla sua undicesima edizione, un traguardo importante per tutto il territorio, dove la proposta ha trovato terreno fertile, offrendo spazi a […]

Da venerdì 12 a domenica 14 luglio sul campo sportivo di Valleggia (Quiliano, SV) avrà luogo il “Festival dei Giochi Antichi e di Strada”. L’evento, promosso dall’associazione di volontariato “Tagliate Senza Frontiere” giunge quest’estate alla sua undicesima edizione, un traguardo importante per tutto il territorio, dove la proposta ha trovato terreno fertile, offrendo spazi a esigenze profonde tramite la genuinità del gioco.Citando lo psicologo Ugo Morelli: “Giocare è una cosa seria”.

Il Festival gode di un crescente successo, costruito grazie ad un mix di ingredienti vincenti: divertimento per grandi e piccoli, musica, tradizioni da riscoprire ed un gustoso menù enogastronomico, il cocktail perfetto, servito in una magica atmosfera vintage.
Attraverso il Festival, si mette in moto l’intera comunità valleggina, che si impegna per dar vita ad una concezione di evento che va dichiaratamente controcorrente, in quanto richiede un ruolo attivo al fruitore, chiamato a mettersi in gioco, beneficiando di un divertimento sano e semplice, come le tradizioni ed il folclore.
L’evento, patrocinato dal Comune di Quiliano, contribuisce alla valorizzazione del territorio e alla promozione delle sue peculiarità, ma ha una risonanza anche al di fuori di esso, richiamando appassionati del settore ludico e non solo da tutta Italia.
Durante le tre giornate saranno presenti innumerevoli giochi di legno di materiale riciclato, giochi popolari,
antichi o nuove proposte, per avvicinare le persone, invogliarle al contatto e all’interazione, facendo sentire tutti parte di una grande comunità che si diverte insieme, riscoprendo i valori e le tradizioni di un tempo, siano esse ludiche, culinarie o folcloristiche, del territorio e del mondo. Questo sarà possibile grazie all’intervento di due eccellenze del Gioco (con la “G” maiuscola), fra le migliori d’Italia: le invenzioni e le tradizioni riscoperte de L’Ingegneria del Buon Solazzo (Firenze), le trottole e il ludobus di Energia Ludica (Cremona).


A rendere ancora più elettrizzante l’atmosfera penserà La Compagnia Fratelli Ochner, con spettacoli itineranti
di giocoleria, equilibrismo, mangiafuoco, bolle di sapone, pupazzi, magie. Non mancheranno goliardici giochi da sagra, laboratori creativi, il workshop di fumetto fantasy di Elena Terzi Art, i giochi da tavolo proposti dall’associazione Atlantide Giochi Savona, un’esposizione di Fiat 500 e Vespe d’epoca e diverse altre sorprese.
L’intrattenimento musicale sarà affidato a Mangiadischi con uno storico pulmino Volkswagen attrezzato con giradischi e una vasta gamma di vinili per farà ballare i partecipanti sulle note delle grandi hit della storia della musica, dal Rock’n Roll anni ’50 alla Dance Music anni ’90.
Un’altra attività che non sarebbe potuta mancare e che intratterrà i più ingegnosi ed intrepidi durante il Festival
è l’attesissimo ESCAPE GAME a squadre, un gioco di logica, adrenalina e team building per grandi e piccini.
Infine, una novità esclusiva di questa edizione: nella giornata di sabato 13 luglio, in collaborazione con l’associazione DoMani, il Festival ospiterà lo Swap Party di giochi e vestiti, un’occasione di convivialità che educa alle logiche dell’economia circolare, della sostenibilità e della condivisione.

L’undicesima edizione del Festival sarà dedicata a Piero Santoni de L’Ingegneria del Buon Sollazzo, scomparso l’autunno scorso. Piero era una figura di riferimento del settore ludico, pioniere creativo e coinvolgente giocatore, fonte di ispirazione per i colleghi giocattoli. Con il suo Ludobus ricco di invenzioni, L’Ingegneria del Buon Sollazzo è stata l’unica realtà a rappresentare una costante del Festival, sin dagli albori. La dedica dell’undicesima edizione vuole essere l’espressione di riconoscimento da parte di Tagliate Senza Frontiere nei confronti di Piero, in particolare per l’insegnamento dimostrato con il suo prezioso operato: il gioco non conosce età.

 

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