157 anni di storia, gioie, dolori e adattamento. Il 15 giugno 2021 era l’anniversario della Croce Rossa Italiana. In onore di questa giornata il Presidente della CRI di Vado Ligure – Quiliano e i suoi delegati si sono resi disponibili a raccontare il loro operato.
SHARON TEMPESTINI
La CRI nacque il 15 giugno 1864 a Milano. I medici che fondarono il Comitato per i feriti di guerra, come Harry Dunant, avevano assistito alle sofferenze delle battaglie di Indipendenza. In questo centro, vigeva già il principio di neutralità: si soccorreva la persona ferita indipendentemente dalla nazionalità, dal colore, dalla religione o dall’appartenenza politica. Questa Associazione riesce a rimanere al passo con il tempo adattatosi ai cambiamenti e abbracciando le esigenze del momento.
Il lavoro dietro le quinte
A capo della CRI di Vado Ligure-Quiliano c’è il Presidente Davide Rastello. “Sono salito in carica – enuncia Rastello – nel febbraio 2020. Mi sono candidato perché sono stati i Volontari stessi a chiedermelo e ho abbracciato questa richiesta come fosse un servizio rivolto al Comitato. Da quando sono stato nominato sto cercando di incrementare il numero delle attività per coprire le esigenze della popolazione e del territorio, ma anche di consolidare il gruppo dei Volontari per poter lavorare tutti assieme in favore della popolazione incentivando la conoscenza della strada dei 7 Principi che merita di essere vissuta”. Davide Rastello, non è solo: con lui ci sono i fidati delegati, uno per ogni obiettivo strategico. Un ruolo di rilievo per lo sviluppo della CRI di Vado Ligure – Quiliano, lo copre la comunicazione volta sia all’interno ma anche all’esterno del Comitato. Tale compito è in mano alla Vicepresidente e delegato locale dell’obiettivo strategico sviluppo e comunicazione Deborah Pistola. “Di me – racconta Didi così è conosciuta nell’Associazione – dicono che sono una brava comunicatrice con capacità di coinvolgimento, e ciò ha portato negli anni a risultati e soddisfazioni. Ho preso a cuore ogni singolo incarico assegnatomi ma l’area Sviluppo è il mio “primo amore”, con questa sto vivendo continue scoperte e sfide. Non sono sola, con il mio team abbiamo potuto sviluppare idee e progetti, anche durante la pandemia, raggiungendo traguardi inimmaginabili. Il lavoro è molto e non si può definire concluso, ad esempio a breve organizzerò una raccolta fondi per un nuovo progetto legato alla migrazione”. Per questo tema Deborah può affidarsi al delegato dell’obiettivo strategico Valori e Principi, Marco Meinardi.
Di cosa si occupa il tuo settore?
“Il mio compito – spiega Meinardi – è quello di diffondere il Diritto Internazionale Umanitario. Quando mi è stato proposto questo incarico ero entusiasta, sono da sempre interessato a questo argomento incentrato sull’umanità”. “Sono il delegato locale dell’obiettivo strategico emergenza insieme a Rocco Bozzo. – interviene Marco Pinna – È un campo che mi è sempre piaciuto e interessato, ho degli obiettivi che vorrei portare a compimento, in particolare, vorrei far conoscere la realtà emergenziale del nostro territorio a tutti i Volontari e alla popolazione. Per adesso ho, grazie alla fruizione di un piccolo magazzino, incrementato le attrezzature idonee. Questo è un ambito particolare e per poter creare una squadra efficiente bisogna capire le attitudini dei singoli volontari formati”.
Chi si occupa delle esigenze del territorio sul piano sociale?
“Non ho incarichi ufficiali –racconta Katiuscia Balzan – la nomina di delegato la detiene il Presidente, ma sono la referente del Sociale. Il mio lavoro, concordato con il direttivo, è fondato sulla sinergia tra l’ente e le Istituzioni. Quando mi hanno proposto di aiutare ho subito sentito il bisogno di dedicarmi ai soggetti più vulnerabili, in particolare a coloro che hanno difficoltà a dichiarare le necessità. Tendenzialmente il nostro operato si articola in favore di anziani, disabili e famiglie in difficoltà, ma in questo ultimo periodo stiamo affrontando la sfida dell’adolescenza, risorsa straordinaria per la qualità del nostro territorio”.
Una componente molto importante per il progresso è quella dei giovani con le loro idee. “Mi sono candidato per questo ruolo – racconta il Delegato locale dell’obiettivo strategico dei giovani Alex Brando – perché sono “nato” e cresciuto in questo comitato e ho potuto notare come i giovani siano fondamentali per l’associazione. Per tale motivo, il mio obiettivo è quello di poter creare un gruppo unito con tanta voglia di fare. Per questo, bisogna crescere sia come persone attraverso momenti ludici che con le conoscenze tramite i corsi di formazione”. Ultimo, ma non meno importante, è il ruolo ricoperto da Massimiliano Calbini, delegato locale dell’obiettivo strategico salute. Grazie al suo operato si sta cercando di aumentare la formazione sia della popolazione che delle associazioni territoriali e raggiungere una capillarità sul piano 118 con una copertura h24, e nei confronti dei servizi ordinari. “Sin ora – precisa il Presidente – siamo riusciti ad aumentare la percentuale della copertura 118 consentendoci di avere quasi tutte le notti e le fasce diurne coperte. Il lavoro da svolgere è ancora molto ma possiamo reputarci soddisfatti grazie alla risposta positiva che hanno dato i volontari”.
Ringraziamenti
“Ringrazio – conclude il Presidente Rastello – i delegati e i volontari per il lavoro svolto. Ai delegati, coinvolti in prima persona nei cambiamenti, richiesta molta flessibilità. Sono orgoglioso dell’ottimo lavoro di squadra che si è svolto a fronte delle problematiche nascenti. Hanno valore e capacità di coordinamento, due pregi che hanno consentito di coinvolgere i Volontari in tutte le iniziative proposte e di crescere come Comitato”.
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