Ragazzi fragili che la pandemia potrebbe isolare ancora di più. Ma grazie a un benefattore e a un progetto significativo a Quiliano si pratica con successo l’ippoterapia.
ELENA GIANASSO
Il progetto “Un Cavallo per amico, dedicato a Marta” è ripreso con tante aspettative e raddoppiando il numero dei bambini iscritti (alcuni dei quali di soli 4 anni).
Una 2^edizione, avviata grazie al rinnovato impegno di un amico dell’associazione, M, che, in ricordo della moglie scomparsa amante degli animali, ha voluto farsi carico dei costi dell’ippoterapia, spesso onerosi per le famiglie. Questo impegno sottolinea l’importanza dell’intervento rieducativo e della pet-therapy e ha permesso di constatare, concreti risultati a breve, medio e lungo termine per i bambini e ragazzi con disabilità.
UN CAMPO DI LAVORO ALL’ARIA APERTA
In un clima accogliente ed inclusivo, le sedute settimanali di ippoterapia si svolgono nel maneggio di Quiliano con il quale l’associazione ha dal 2014 una collaborazione, in un campo di lavoro all’aria aperta e con personale qualificato, competente e con esperienza.
La pandemia, le rinunce e paure che ne conseguono hanno colpito tutti ma in modo particolare i bimbi con disabilità che corrono, più di altri, il rischio di sentirsi isolati, tra quattro mura di casa, privati di importanti relazioni e di incontri con compagni o amici. Poter frequentare il maneggio per loro è fondamentale in quanto pur mantenendo il distanziamento superano l’isolamento attraverso la socializzazione e lo svago in un ambiente naturale con momenti di merende insieme ad altri sempre in sicurezza.
PER I BAMBINI FRAGILI UNA SICUREZZA SOCIALE
Queste giornate di pet therapy con i cavalli nel maneggio quilianese vogliono rassicurare i bambini più fragili che la vita non si ferma per nessuno e che con le dovute precauzioni si possono continuare a coltivare amicizie e a vivere esperienze importanti a contatto con gli animali e la natura. Vivere in un contesto a contatto con gli animali, cani e cavalli per esempio, permette ai bambini di non frequentare solo ospedali o luoghi di riabilitazione ma di socializzare e confrontarsi con altri bimbi anche insieme a fratelli e sorelle in un clima di uguaglianza e giocosità.
E proprio sabato 17 ottobre presso il Quiliano Riding Club, è ripartito dopo mesi di stasi uno dei progetti dell’associazione “Seconda Stella a Destra” che si rivolge prioritariamente a bambini con patologie sensoriali, neuromotorie e disturbi cognitivo relazionali rispettando le regole del distanziamento sociale e utilizzando tutti i dispositivi di protezione e sanificazione.
UN BENEFATTORE ANONIMO DIETRO AL PROGETTO
Il benefattore che vuole restare anonimo permette che il progetto di inclusione e riabilitazione proceda per dieci bambini dell’associazione “Seconda Stella a Destra” e per le loro famiglie che continuano a lottare, in ogni modo e contro ogni diagnosi o parere medico, affinché siano riconosciute e valorizzate anche le più piccole potenzialità dei propri figli. “Quest’anno una parte del denaro stanziato servirà in accordo con il maneggio, racconta Francesca Sessa, referente dell’associazione, a coprire il campo di riabilitazione in modo che possa essere utilizzato tutto l’anno; il grande sogno sarebbe poter continuare negli anni questo programma di inclusione che abbatta veramente le barriere e superi la paura del diverso ma per questo servono fondi e sostenitori”.
PER GLI ANIMALI NON ESISTONO DIVERSITÀ
Erika Dolermo e tutto lo staff del maneggio quilianese attraverso dedizione e professionalita’ dimostrano che per gli animali non esistono diversità e che i cavalli possono essere strumento di libertà ed uguaglianza. I cavalli che partecipano a questo progetto sono 4: Dea, Brugola, Jocary e Blaky, tutti animali addestrati e capaci di assorbire le ansie e le paure di chi li monta, vivono infatti in un contesto di “stalla attiva”. Il Riding Club Quiliano ha in maneggio 20 cavalli, offre una scuola di equitazione ed una sezione di equitazione agonistica, in un clima di accogliente amicizia. Non c’è limite di età per familiarizzare con i cavalli, il cavallerizzo più piccolo ha 4 anni, il più grande 68, ma il legame che si instaura con gli animali è unico e speciale. “Una delle soddisfazioni più grandi, afferma Erika Dolermo, uno dei 4 soci volontari che si occupa del maneggio, è aiutare i bambini a superare le proprie paure nei confronti degli animali e permettere quindi ai piccoli di relazionarsi con loro anche al di fuori di un ambiente “protetto” come il nostro”.
Per conoscere il Riding Club Quiliano Erika Dolermo [email protected] 3934595544
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