L’8 maggio è la giornata mondiale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa.
SHARON TEMPESTINI
Per festeggiare l’associazione si ricorre a questa data perché l’8 maggio del 1828 nacque Henry Dunant, umanista, filantropo e imprenditore svizzero. A lui si deve la fondazione della Croce Rossa, iniziativa che gli consentì nel 1901 di ricevere il Premio Nobel per la pace.
I “festeggiamenti” a Vado Ligure-Quiliano
Sia a Vado Ligure che a Quiliano i comuni, in occasione della giornata mondiale dedicata a Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, hanno esposto la bandiera CRI per ringraziare l’associazione per il loro operato. A Quiliano, oltre alla bandiera, l’amministrazione comunale ha illuminato di rosso il monumento agli avieri del canadair precipitato.
“Oggi – scrive sulla propria pagina Facebook il comune di Vado Ligure per ringraziare la CRI Vado Ligure-Quiliano – più che mai è per l’Amministrazione Comunale un onore ed un dovere celebrare l’enorme sforzo dei volontari della Croce Rossa Italiana, tanto in prima linea nella lotta alla pandemia quanto in tutte le altre attività che hanno continuato a portare avanti senza sosta”.
Analogamente il sindaco di Quiliano Nicola Isetta nel suo saluto settimanale alla popolazione ha ricordato la festa e ha ringraziato i volontari per il grande lavoro svolto e per la dedizione e l’impegno in questo periodo di di lockdown.
“Siamo onorati – risponde il Presidente Davide Rastello – delle parole del Comune Di Vado Ligure e di Quiliano. Sono segno di gratitudine ma, per noi, soprattutto ulteriore impegno di responsabilità. Responsabilità verso chiunque abbia bisogno, nell’alleggerire le vulnerabilità di quella Umanità che per noi è principio primo del nostro agire”.
Una lettera ai Volontari
Il Presidente dell’ente di Vado Ligure-Quiliano, grato del lavoro svolto dai suoi Volontari, in occasione di questa giornata ha deciso di scrivere una lettera ai volontari. Loro, che sono il cuore pulsante della CRI, perché senza Volontari l’associazione fondata più di un secolo fa non esisterebbe più.
“Sono profondamente persuaso – scrive nella lettera Rastello – che Henry Dunant quando ideò la Croce Rossa, non poté immaginare neppure lontanamente quanto sarebbe poi stato il quantitativo di bene che le Volontarie ed i Volontari di ogni tempo hanno riversato sull’Umanità. Un quantitativo di bene che scaturisce dal cuore di ogni donna ed ogni uomo di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e che costituisce per ognuno di noi una eredità che cresce sempre di più ogni giorno. Non sempre siamo chiamati a vedere i frutti del nostro operare, ma essi ci sono e vengono riconosciuti dalle Persone che incontriamo”.
La lettera si conclude riportando le parole di Francesco Rocca, Presidente della CRI e della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa: “Tutto questo si traduce in un numero impressionante: oltre un milione e mezzo di giorni di volontariato in un anno. Siamo ancora nel mezzo della pandemia e non possiamo certo festeggiare, ma celebrare questa straordinaria risposta umana nella difficoltà sì, perché da questo spirito scaturisce la ripartenza”.
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