Alla Società di Mutuo Soccorso “Fratellanza Quilianese”, il venerdì sera, 80 soci si ritrovano per giocare a tombola
MARCO OLIVERI
Antonio dà i numeri. È seduto al computer che estrae le varie cifre ogni volta che lui batte sulla barra spaziatrice della tastiera. Legge l’esito dell’estrazione al microfono e, contemporaneamente, grazie ad un ingegnoso impianto che lui stesso ha contribuito a realizzare, i numeri vengono visualizzati sia sul classico tabellone, sia sugli schermi collegati intorno al salone.
Terna, quaterna, cinquina e tombola. Due cinquine nella stessa cartella fanno la decina, per il quinto, decimo e quindicesimo giro, ma si premia anche il “numerino”. In palio, buoni acquisto da spendere nei supermercati della zona e sacchetti di prodotti già preparati.
Tutt’intorno alla postazione di Antonio, tra le 40 e le 80 persone, sedute ai tavoli del salone, in religioso silenzio, le teste chine sulle cartelle, ad ascoltare i numeri estratti e controllare se corrispondono. É la tombola della Società di Mutuo Soccorso “Fratellanza Quilianese“, un’iniziativa che da anni si ripete ogni venerdì sera, dalle ore 21.
Tradizione che è diventata un vero e proprio rito, un appuntamento irrinunciabile, a giudicare dal grande numero di soci, di ogni età, che si riunisce in via Porcile per giocare. Perfino il bar della Società, nel giorno della tombola, chiude alla sera, quasi a non voler distrarre troppo i partecipanti dal loro gioco.
«Negli anni scorsi, prima della pandemia, la tombola ha richiamato qui anche tra le 100 e le 110 persone – spiega Antonio Faraut, consigliere della Società di Mutuo Soccorso “Fratellanza Quilianese” – abbiamo ricominciato a giocare da poco, poiché, generalmente, durante il periodo estivo ci prendiamo una pausa, ma di solito, a partire da metà settembre, ogni venerdì sera è dedicato alla tombola».
Per l’occasione, ideata anni fa da Graziella Lanza, capo cuoca della Società, si mobilita l’intero staff della S.M.S. quilianese, dalla presidente Valentina Pesce, che consegna le cartelle da gioco e i premi ai vincitori, ai consiglieri e i soci che frequentano da sempre la “Fratellanza Quilianese”, i quali partecipano anche per dare una mano alla buona riuscita dell’iniziativa e, a turno, si siedono alla postazione per estrarre i numeri.
«Amo giocare a tombola e, a volte, vinco anche! – racconta Luciana Rubolini, partecipante e volontaria aiutante nella cucina della S.M.S. – oltre a vincere, l’aspetto più divertente di giocare a tombola è partecipare e aiutare la Società a promuovere quest’attività».
Infatti, i vincitori assoluti della tombola della “Fratellanza Quilianese” sono soprattutto lo spirito di aggregazione, la socialità, l’amicizia e la voglia di conoscersi e trascorrere in compagnia una serata diversa, fuori casa. Sentimenti che permeano l’atmosfera che si respira tra i tavoli del salone al venerdì sera, in un luogo di presidio, ultimo baluardo in difesa dell’unione dei cittadini in comunità, come la Società di Mutuo Soccorso.
«Se potevo avere l’impressione che alcune persone fossero un po’ troppo riservate, frequentando la tombola del venerdì ho avuto prova del contrario – conclude Luciana – giocando e conversando con tutti, infatti, mi sono trovata molto bene insieme ad amici che si sono rivelati molto socievoli».
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