Lunedì 28 febbraio alle ore 21.00 il SACS di Quiliano, curato da Cristina Sosio, parteciperà alle conferenze de Il Tavolo dei “postali” 2022.
SABRINA ROSSI
Anche il SACS di Quiliano sarà protagonista delle conferenze de Il Tavolo dei “postali” 2022 in versione digitale. Un calendario di dieci serate dedicate al mondo della posta seguendo quattro filoni: arte, conservazione, cultura, intrattenimento. Proposto, come lo scorso anno, dal Museo storico della comunicazione (Ministero dello Sviluppo Economico), l’istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi”, l’Unione stampa filatelica italiana e il quotidiano digitale “Vaccari news”. Gli appuntamenti, liberi e gratuiti, si svolgeranno per dieci lunedì a partire dal 7 febbraio tra le ore 21.00 e le ore 22.00. I dati di accesso alla piattaforma Zoom vanno chiesti alla mail [email protected] qualche giorno prima del singolo incontro.
“Quiliano e l’arte postale: il progetto SACS” sarà il titolo della conferenza sostenuta da Cristina Sosio, curatrice dello Spazio Arte Contemporanea Sperimentale di Quiliano, che si terrà lunedì 28 febbraio alle ore 21.00. Un progetto che dà valore alle competenze culturali e crea occasioni espositive, divulgative e didattiche per le arti visive, ma mette anche in risalto l’arte postale: Quiliano oggi rappresenta uno dei principali punti d’incontro per tutti gli appassionati.
Il Tavolo dei “postali” è nato nel 2018 grazie all’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” onlus, l’Unione stampa filatelica italiana e il quotidiano on-line specializzato nel settore postale “Vaccari news”.
In Italia esistono diverse realtà, pubbliche o private, che fanno del settore postale un vettore d’arte, conservazione, cultura, intrattenimento. L’idea è di metterle allo stesso tavolo,
farle conoscere e interagire fra loro. Il primo incontro si è svolto a Prato, l’11-12 ottobre 2019, nel 2021 su piattaforma Zoom.
Insieme a uno dei maggiori partner, il Museo storico della Comunicazione, Ministero dello Sviluppo Economico, nasce questa serie di conferenze di 60 minuti (30 di relazione, 30 di dibattito), su inconsueti spaccati del settore postale.
Gli incontri saranno registrati e caricati sulla pagina YouTube del Polo culturale del Mise: urly.it/3hd8z.
Ecco il programma completo:
Lunedì 7 febbraio, ore 21-22.
Chiara SIMON | Responsabile del Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa
Il Museo postale di Trieste si racconta
Nel Museo si respira una particolare aria di vecchia Europa. Inserito nello storico palazzo delle Poste di Trieste, che ha visto passare nei suoi uffici personaggi famosi come Scipio Slataper, James Joyce, Umberto Saba, racconta la storia di due culture postali, l’asburgica e l’italiana.
Lunedì 14 febbraio, ore 21-22.
Elisabetta BARTOLI | Ricercatrice senior di filologia latina medievale e umanistica, Università di Siena
Amasio amasia. Lettere d’amore dal medioevo latino Protagoniste alcune tra le più antiche missive d’amore, tramandate nei manuali di scrittura epistolare. Grazie ai maestri del XII secolo, oggi gettiamo
uno sguardo nei segreti del cuore di uomini e donne vissuti nove secoli fa.
Lunedì 21 febbraio, ore 21-22.
Gloria CAMESASCA | Archivista e ricercatrice
Luigi Tavelli (1814-1895): l’uomo che sognava le Poste Tavelli, stimato commerciante, aveva un sogno: voleva che nel suo borgo venisse istituito un ufficio postale. Non riuscì a vederlo realizzato, perché fu
aperto solo cinque anni dopo la morte proprio nella casa di sua proprietà; vi furono impiegate almeno quattro generazioni della famiglia.
Lunedì 28 febbraio, ore 21-22.
Cristina SOSIO | Curatrice dello Spazio arte contemporanea sperimentale di Quiliano (SV)
Quiliano e l’arte postale: il progetto Sacs
Il progetto valorizza le potenzialità culturali e crea occasioni espositive, divulgative e didattiche per le arti visive. Ampio risalto è dato all’arte postale: oggi Quiliano è uno dei principali punti d’incontro per gli appassionati.
Lunedì 7 marzo, ore 21-22.
Maria Grazia CHIAPPORI | dottoranda “Sapienza” Università di Roma
Gli esordi dell’architettura postale tra ‘800 e ‘900
Una specifica architettura postale nasce tra Otto e Novecento, sintesi rappresentativa di una evoluzione che considera alfabetizzazione, sviluppo tecnico e scientifico, crescita nei commerci a distanza. Come per altre strutture pubbliche, il servizio si identifica con lo Stato stesso; da qui la necessità di rappresentarsi in una formula monumentale.
Lunedì 14 marzo, ore 21
Anna Torterolo, storica dell’arte
“Spazi da amare, spazi da attraversare: il viaggio in Italia nei libri della Biblioteca di Brera”
Lunedì 21 marzo, ore 21
Luca Esposito, architetto e ricercatore
“La strada regia delle Calabrie: ricostruzione cartografica del cammino postale settecentesco”
Lunedì 28 marzo, ore 21
Graziano Lebiu, ideatore del Museo dell’arte filatelica infermieristica di Villamassargia (Sud Sardegna)
“Dimensione e modernità dell’infermieristica nel linguaggio filatelico”
Lunedì 4 aprile, ore 21
Liliana Tangorra, ricercatrice in Storia dell’arte comparata, Università di Bari “Aldo Moro”
“Le cartoline raccontano la metamorfosi urbanistica tra XIX e XX secolo. I casi di Bari, Roma e Lecce”
Lunedì 11 aprile, ore 21
Kurt Baumgartner, responsabile del Museo della Posta svizzera, Mendrisio (Ticino)
“Ptt, il museo dei ricordi”
La partecipazione sarà libera sulla piattaforma Zoom.
Link e info: [email protected]
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