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FARINATA, TRADIZIONE E GREEN PASS 

“Abbiamo scaricato l’app per il controllo del green pass e seguiamo le regole, come sempre fatto” spiega Francesco Polizzotto, titolare del ristorante ‘La Faraccia’. Con le mani ancora sporche di farina, Francesco ci ha concesso qualche minuto del suo tempo, preziosissimo, come quello di tutti i lavoratori, per fare il punto sulle nuove normative. LINDA […]

“Abbiamo scaricato l’app per il controllo del green pass e seguiamo le regole, come sempre fatto” spiega Francesco Polizzotto, titolare del ristorante ‘La Faraccia’. Con le mani ancora sporche di farina, Francesco ci ha concesso qualche minuto del suo tempo, preziosissimo, come quello di tutti i lavoratori, per fare il punto sulle nuove normative.
LINDA MIANTE
“Dal mio punto di vista dico che le persone hanno compreso la situazione. Le polemiche e i mugugni sono stati pochi qui da me. Purtroppo però ho notato che alcuni clienti storici vengono a mangiare molto più di rado. Mi dispiace molto perché sono persone che vedevo tutte le settimane”, aggiunge il titolare spiegando che in molti hanno paura del virus e preferiscono cenare a casa.
Il dehor de La faraccia
La faraccia

“Restiamo fedeli alla nostra tradizione: cambiamo sempre menu, anche se la farinata resta il pezzo forte”. “Fuori abbiamo distanziato i tavoli e li abbiamo divisi con i plexiglass. In totale contiamo una cinquantina di posti esterni e qualcosa dentro. Cerchiamo di andare incontro anche a chi non ha il certificato” dice indicando il caruggio che dalla strada porta al locale, dove i tavoli sono pronti ad accogliere i primi clienti della giornata.

“Continuiamo a fare asporto, ma non domicilio – conclude – si trattava di una misura eccezionale adottata durante il lockdown. I miei clienti? Quasi tutte persone della zona, da Savona a Finale. Qualche milanese e pochissimi stranieri. Ecco, questa cosa è importante da dire: ringrazio tutti per averci sostenuto in questi mesi difficilissimi”.
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