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QUILIANESI NEL SEGNO DEL CORALLO

Legare Tiassano con il corallo siciliano poteva apparire un azzardo ma, lo scorso sabato 5 ottobre, l’associazione Aemilia Scauri ha centrato uno dei suoi ormai consueti obiettivi, la conoscenza del territorio attraverso un convegno di indubbio interesse. FURIO CICILIOT Già il luogo in cui si è svolto ha favorito l’incontro, l’oratorio parrocchiale di Valleggia, antica […]

Legare Tiassano con il corallo siciliano poteva apparire un azzardo ma, lo scorso sabato 5 ottobre, l’associazione Aemilia Scauri ha centrato uno dei suoi ormai consueti obiettivi, la conoscenza del territorio attraverso un convegno di indubbio interesse.

FURIO CICILIOT

Già il luogo in cui si è svolto ha favorito l’incontro, l’oratorio parrocchiale di Valleggia, antica chiesa medievale di San Salvatore, austero e accogliente nello stesso tempo.

Dopo i saluti del sindaco Nicola Isetta e delle associazioni patrocinanti (Rinaldo Massucco e Carlo Varaldo, anche presidente del convegno), il folto pubblico presente ha condiviso affettuosamente la dedica del convegno alla compianta Teresina Piccardo, figura di spicco nella ricerca storica locale, ricordata con toni particolarmente toccanti da Gianfranco e Marco Gervino, oltre che dai relatori che l’avevano conosciuta.

Quattro le relazioni della mattinata, introdotte da Nico Cassanello e presiedute da Carlo Varaldo. La prima, di Furio Ciciliot, sulle caratteristiche di Tiassano, insediamento che conserva tracce dell’ età del Bronzo, in seguito evolutosi da latifondo romano a gastaldia (struttura amministrativa e fiscale) prima di diventare possesso del vescovato di Savona fino al 1385.

Con Angelo Nicolini si è entrati nel tema centrale, passando in rassegna i Brignone, famiglia preminente di Tiassano a partire dal XIV secolo, fortemente impegnata in campo marittimo e progressivamente indirizzata al mondo mediterraneo e alla Sicilia in particolare.

I rapporti della Sicilia con la Liguria nel XVII e XVIII secolo e l’impegno dei Brignone è stato approfondito da Paolo Calcagno che ha indicato nel corallo e nella cattura e conservazione dei tonni delle isole Egadi il loro interesse imprenditoriale, sviluppando una grande impresa produttiva di cui si conservano ancora tracce.

L’ultima relazione (Magda Tassinari) ha invece definito uno dei simboli religiosi dei contatti tra Sicilia e Quilianese, il culto di Santa Rosalia ancora oggi vitale, consolidato in varie opere d’arte sparse nel territorio e ben note ai residenti. Il convegno è stato patrocinato da Comune di Quiliano, Istituto Internazionale di Studi Liguri e Società Savonese di Storia Patria, con l’organizzazione impeccabile di Aemilia Scauri.

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