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IL VACCINO? UNA RESPONSABILITA’

Rita De Falco, pensionata e attualmente presidente regionale di un’associazione per gli invalidi del lavoro, racconta come ha vissuto il lockdown durante la pandemia. SABRINA ROSSI   Ormai è chiaro che la pandemia, dopo più di un anno, ha cambiato profondamente le nostre abitudini, gli stili di vita, ma anche noi stessi: il nostro modo […]

Rita De Falco, pensionata e attualmente presidente regionale di un’associazione per gli invalidi del lavoro, racconta come ha vissuto il lockdown durante la pandemia.

SABRINA ROSSI

 

Ormai è chiaro che la pandemia, dopo più di un anno, ha cambiato profondamente le nostre abitudini, gli stili di vita, ma anche noi stessi: il nostro modo di pensare, ragionare e relazionarsi con gli altri.

Rita De Falco, pensionata e abitante di Quiliano, in compagnia del suo cane

Rita De Falco è un’abitante di Quiliano e pensionata, lavorava come bidella a Valleggia prima alle scuole medie per diversi anni, poi alle elementari per problemi di salute; attualmente è anche presidente regionale di un’associazione per gli invalidi del lavoro. Il lockdown, come molte persone, non lo ha vissuto bene e in serenità.

“Questi lockdown – ha affermato Rita De Falco – li abbiamo vissuti tutti allo stesso modo. Sono rimasta chiusa in casa il più possibile, fortunatamente possedendo un cane avevo la possibilità di uscire. Io e mio marito abbiamo anche avuto il Covid, ma in forma leggera per fortuna; nostra figlia veniva tutti i giorni da Savona per aiutarci, non potevamo uscire perciò ha tenuto lei per un periodo il nostro cane. Capisco però tante persone anziane, ma anche i giovani: è diventata una situazione invivibile e difficile da gestire. E’ difficile anche per noi stessi, perché caratterialmente siamo tutti soli, almeno ora siamo liberi di poterci spostare e raggiungere familiari e amici. Chiaramente il lockdown non lo abbiamo passato bene, all’inizio magari sì perché non sapevamo a cosa stavamo andando incontro. Un qualcosa di veramente forte”.

Preoccupazione, sconforto e paura per tutto ciò che è accaduto, ma anche per come, secondo Rita De Falco, la società sta lentamente cambiando dopo un lungo periodo di buio.

“Vedo che la gente è cambiata – ha continuato Rita De Falco – lo dico con sincerità e col cuore. Non c’è più quel rapporto umano di un tempo, manca la socializzazione che c’era prima, ma ci sono dei cambiamenti anche nel modo di ragionare”.

Arrivano i vaccini e le riaperture. Si accende così una speranza per poter uscire presto da questo tunnel. Rita De Falco è fiduciosa nella campagna vaccinale e sostiene sia un dovere di tutti e un atto di responsabilità, in modo da poterci tutelare e garantire un ritorno alla normalità.

“Sinceramente avrei iniziato a vaccinare al contrario, ovvero dai più giovani ai più anziani – ha dichiarato ancora Rita De Falco – Secondo me sarebbe stato meglio così, perché i ragazzi frequentano più luoghi e più persone: per tutelare gli anziani è necessario prima tutelare i giovani, questa è sempre stata la mia idea. Vedremo ora cosa succederà con tutte queste riaperture. Sicuramente sono molto fiduciosa nei vaccini, è un nostro dovere di fronte a tutto quello che sta succedendo e sono contraria verso coloro che lo rifiutano, giovani e anziani: è il momento di mettersi una mano sulla coscienza. Sono situazioni che mi fanno sentire veramente male, ci vuole più responsabilità da parte di tutti”.

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