Le albicocche diventano marmellata grazie a un concorso de “La ditta Besio dal 1860”. Un’intuizione di mercato diventa così una grande opportunità di rilancio.
SABRINA ROSSI
Ci sono molti modi di affrontare il futuro, di trovare nuove prospettive. Se questo rinnovamento riguarda un prodotto commerciale il mercato può diventare un giudice severo. Nel caso dell’albicocca di Valleggia non esistono problemi perché il frutto ha una platea senza limiti e senza confini, anche se ha corso il rischio di rimanere ancorato a schemi usuali e collaudati.
Da qualche tempo, con la collaborazione di Slow Food e la regia del Comune di Quiliano si è avviato un percorso di marketing che oltre a sancire la qualità del prodotto lo dilata nel tempo e nelle opportunità dello spazio. Il deus ex machina di questa occasione è una ditta storica, un marchio importante e consacrato nel panorama dolciario e manifatturiero di Savona.
Per la ditta “Besio dal 1860” leader nel settore della conservazione della frutta candita fino a poco tempo fa il riferimento più importante era costituito dalla frutta candita e dai chinotti che per oltre un secolo hanno rappresentato il suo marchio di fabbrica. Ma nuove strategie di mercato e di produzione hanno consigliato i vertici dell’azienda ad orientarsi verso la confezione di marmellate di albicocche valleggine, questo su ispirazione dello Slof Food di Savona guidato da Vincenzo Ricotta consacrando una vocazione territoriale ai prodotti locali che con questo nuovo abbinamento ha ottenuto una nuova consacrazione ufficiale.
La storia della ditta Besio 1860 incomincia quando intorno al 1877/1880 Vincenzo Besio, già droghiere e confettiere con spaccio in Savona dal 1860, conosce i tecnici della Silvestre Allemand & c. (azienda francese di canditi trasferitasi a Savona nel 1877) e da essi apprende le tecniche della canditura. Applicando il proprio estro e approfondendo le conoscenze sulla lavorazione raggiunge un rapido successo decidendo quindi di dedicarsi esclusivamente alla canditura abbandonando le precedenti attività.
Da allora una lunga teoria di successi fino ai nostri giorni quando l’azienda sotto la direzione di Vincenzo Servodio e con la spinta del marketing e della comunicazione di Marco Rapetti e di suo fratello Andrea ha raggiunto un nuovo successo con la creazione della marmellata di albicocche . Come è andata? Quali siano gli sbocchi di mercato e di impresa, ma soprattutto come cambiano le prospettive di commercio e diffusione per questo emblema valleggino lo si può apprendere nel filmato dedicato alle nozze fra albicocca di Valleggia e ditta “Besio dal 1860”.
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