Due giorni di celebrazioni e l’inaugurazione dei “Percorsi che resistono” per il secondo 25 aprile in emergenza di Quiliano
MARCO OLIVERI
Un weekend di omaggi ai monumenti, limitati a poche persone autorizzate, per motivi di sicurezza, le finestre delle case illuminate in ricordo dei partigiani e l’inaugurazione ufficiale delle targhe che compongono il progetto “Percorsi che resistono”, curato da Quilianonline. Così, Quiliano si prepara a celebrare il 76esimo anniversario della Liberazione, per il secondo anno nei limiti imposti dall’emergenza Covid-19.
«Purtroppo non potrà ancora essere una festa di comunità con la partecipazione dei cittadini – afferma il sindaco Nicola Isetta – vogliamo però rinnovare lo stesso il sentimento profondo che ci lega al 25 aprile, tra i valori che ha permesso a Quiliano di ottenere il titolo di “città”, con un progetto moderno dedicato alla Resistenza che coinvolge l’intero territorio e sarà vissuto in ogni località, affinché le storie dei partigiani possano essere conosciute e ricordate girando per le vie di tutto il Comune».
Un momento che arricchirà le tradizionali commemorazioni a cui parteciperanno istituzioni e rappresentanze delle associazioni combattentistiche locali come le sezioni Anpi del Quilianese e di Valleggia. Tutti gli appuntamenti saranno trasmessi in diretta streaming sul sito e sulla pagina facebook di Quilianonline.
Si inizia quindi sabato 24, alle ore 15, a Cadibona, per l’inaugurazione della prima targa dei “Percorsi che resistono”, al “Cadifugio”. Tra i partecipanti, interverranno Andrea Oliveri, curatore delle ricerche sui partigiani quilianesi e autore dei testi del progetto, un rappresentante dei ragazzi della classe 4E dell’Istituto “Ferraris-Pancaldo” di Savona che ha realizzato i manifesti dell’iniziativa, la presidente della sezione Aned di Savona-Imperia Maria Bolla e l’assessore del Comune di Quiliano Silvio Pirotto.
«Abbiamo posizionato le mappe con la cinquantina di tappe del percorso, in modo che chiunque potrà, con il proprio smartphone, inquadrare il codice qr e far rivivere i partigiani locali dedicatari di vie, cippi ed edifici – dichiara Nadia Ottonello, vicesindaco con delega alla cultura – si tratta di un progetto innovativo che unisce memoria e tecnologia, qualifica il territorio ed è un nuovo modo di ricordare».
Lo stesso giorno, a Quiliano, avverrà l’inaugurazione della seconda targa alle scuole elementari “Don Peluffo”, in programma per le 19,45, mentre alle 20, in piazza Caduti Partigiani, si svolgerà la deposizione della corona al monumento dedicato ai martiri di tutte le guerre. Presenti con un intervento la presidente dell’Anpi di Quiliano, Maria Gabriella Branca, il vicesindaco Ottonello e l’attore Lello Ceravolo, il quale leggerà la storia racchiusa nel codice qr relativa a don Peluffo.
Seguirà la stessa cerimonia a Valleggia, al cippo in piazza della Chiesa. Qui, prenderanno la parola il presidente della sezione valleggina dell’Anpi Giovanni Patrone e il sindaco Isetta, mentre la voce di Lello Ceravolo interpreterà la storia del codice qr di Mario De Grossi, ribelle che perse la vita proprio a Valleggia il 25 aprile 1945.
Siccome, per le norme vigenti anti-Covid-19, non è stato possibile organizzare la fiaccolata della vigilia della Liberazione, la cittadinanza è invitata a partecipare simbolicamente esponendo alla finestra una candela o un lume in memoria e onore di tutti i caduti durante la guerra partigiana.
Il giorno seguente, domenica 25 aprile, presso le ex scuole elementari “Nicolò Pollero” di Montagna, sarà inaugurata alle ore 15 una terza targa dei “Percorsi che Resistono”, iniziativa che sarà svolta anche sulla piazzetta di Roviasca, al termine della Messa in chiesa, prevista per le ore 16,30, con interventi del sindaco Isetta, il vicesindaco Ottonello e i rappresentanti dell’Isrec di Savona.
«Il progetto dedicato ai partigiani sarà accessibile soprattutto ai giovani, più abituati a utilizzare gli strumenti multimediali per conoscere il passato – conclude Ottonello – siamo già in contatto con alcune scuole superiori interessate a venire in futuro a Quiliano per seguire parte dell’itinerario, così come in passato gli istituti scolastici savonesi visitavano luoghi quilianesi legati alla Resistenza come il Teccio del Tersè».
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