SE L’AMICIZIA È UN’OPERA D’ARTE

L’arredamento del Caffè del Centro di Quiliano ricorda lo stretto legame tra il locale di via don Peluffo e l’artista Giannici

MARCO OLIVERI

C’è una scritta d’autore sul muro del Nuovo Caffè del Centro di Quiliano. Lettere blu che compongono il nome del locale di via don Peluffo e, per ogni “o”, un sole giallo che sorride.
Dietro quel disegno, la mano di Giovanni Celano Giannici, affermato artista di origini piacentine che con il territorio savonese e la cittadina quilianese strinse un forte legame.
Adesso che il pittore e ceramista è scomparso, lo scorso gennaio, quell’opera rimane tuttora sulla parete del bar a ricordare la sua figura e la grande amicizia che lo legò ai titolari, in mezzo agli altri manufatti artistici di diversi autori, i trofei, le sciarpe e i gagliardetti delle varie squadre di calcio di cui l’ambiente del Caffè del Centro, da sempre frequentato da Giannici, è vivacemente arredato.

«Gianni venne qui una sera, intorno alle 22,30, mentre stavo svolgendo le pulizie prima della chiusura, tirò fuori i suoi pennelli e, in pochissimo tempo, realizzò l’opera, che poi firmò e mi dedicò – racconta la titolare Antonella Reverdito – fu il suo regalo in occasione dell’apertura ufficiale del bar».

Un omaggio generoso, una sorta di augurio che pare abbia portato fortuna al Caffè del Centro, attivo ormai da più di quattro anni: «Questo era anche il suo locale, una specie di caffè degli artisti – continua, con un filo di commozione – per me, Giannici è stato come un padre, ci siamo aiutati a vicenda negli ultimi anni in cui ci siamo frequentati e lui, oltre alla scritta, mi ha lasciato molti altri suoi ricordi».

Piatti in ceramica, quadri e pannelli che Antonella conserva ancora gelosamente negli spazi del suo locale. Uno di essi riporta la frase “Da Antonella si beve bene e la vita è bella”, racchiusa in un grande cuore, a dimostrazione dell’affetto nutrito da Giannici, che espose le proprie creazioni in tutto il mondo, nei confronti del bar di Quiliano, territorio per il quale l’artista ideò, inoltre, il riconoscimento per il “Premio Quiliano Cinema”, promosso dal gruppo cineforum “Quei bravi ragazzi”.

Una manualità apprezzata a livello internazionale, i cui tratti possono essere ancora osservati, tutti i giorni, da chiunque frequenti il Caffè del Centro quilianese.

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