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TARI: QUILIANO, RINVII E FORTI SCONTI

Il Comune di Quiliano interviene in maniera drastica per alleviare le sofferenze economiche di categorie e cittadini in fase di ripresa dall’emergenza Covid-19. La Tari è una tassa che ha sempre code polemiche e mai, come quest’anno, dopo due mesi e mezzo di lockdown per Covid 19, era attesa con ansia e preoccupazione. A Quiliano, […]

Il Comune di Quiliano interviene in maniera drastica per alleviare le sofferenze economiche di categorie e cittadini in fase di ripresa dall’emergenza Covid-19.

La Tari è una tassa che ha sempre code polemiche e mai, come quest’anno, dopo due mesi e mezzo di lockdown per Covid 19, era attesa con ansia e preoccupazione. A Quiliano, il Comune, tenendo conto della pandemia e dei problemi inerenti allo stato di difficoltà di pubblici esercizi e persone, ha deciso di intervenire in maniera drastica per alleviare le sofferenze economiche di categorie e cittadini.

Le attività che sono state chiuse o parzialmente chiuse dal decreto del Consiglio dei Ministri per la pandemia avranno una riduzione della Tari nella misura dei 7/12, fra queste anche la Casa di Riposo per anziani San Giuseppe di Valleggia.
Per le utenze domestiche sono previste riduzioni per famiglie numerose con Isee inferiore a 15.500 euro.
Per tutti, proroga della scadenza della prima rata al 16 settembre anziché 16 luglio.

La decisione, su relazione dell’assessore Tiziana Bruzzone, è stata adottata dal Consiglio Comunale ieri sera e approvata all’unanimità a sottolineare, anche da parte dell’opposizione, dell’importanza del provvedimento e della necessità di intervenire al più presto e in favore di tutti.

La tassa sui rifiuti è il tributo destinato a finanziare i costi per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ed è dovuta da chiunque possieda o detenga, a qualsiasi titolo, locali o aree scoperte, che producano rifiuti e quindi è utile se non addirittura indispensabile ad ogni comunità.
La Tari, comunque, fa storcere il naso e arrabbiare molti, soprattutto a categorie come commercianti ed esercenti che si trovano sistematicamente al centro di rincari e tassazioni. Quest’anno erano stati ventilati rinvii, riduzioni, persino annunciato, a livello governativo, un taglio del 25 per cento. Di fronte a due mesi e mezzo di chiusura di molte attività si era ipotizzata una tassazione meno invasiva e più morbida, ma quasi ovunque si è registrato un nulla di fatto e le cartelle esattoriali sono arrivate inesorabili e senza sconti, rimandando tutto (forse) al prossimo anno. Ovunque, o quasi ovunque, ma non a Quiliano.

In molti comuni limitrofi le cartelle consegnate, oltre ad essere pesanti e senza riduzioni, contenevano molti errori. Se si considera che sono arrivate alla riapertura appena avvenuta degli esercizi commerciali dopo due mesi e oltre di black out si può capire la rabbia degli esercenti di molti centri che si sono visti recapitare, come primo provvedimento ufficiale, una tassa senza sconti in un momento di estrema difficoltà.
Le associazioni di categoria sostengono che eventuali ritocchi e aiuti previsti per il prossimo anni per molti contribuenti significherà solo l’arrivo di un aiuto a tempo ormai scaduto.

«Le agevolazioni – ha commentato l’assessore Bilancio, Tributi, Patrimonio Tiziana Bruzzone – verranno applicate in via automatica, senza necessità di presentazione di apposita dichiarazione da parte dei contribuenti interessati.
Si precisa, che qualora i contribuenti interessati a tale riduzione non provvedano al pagamento della tassa dovuta in maniera ridotta alle scadenze richieste, si provvederà alla riscossione coattiva dell’intera tassa senza applicazione di riduzioni e con l’aggiunta di sanzioni ed interessi.
Nel complesso – ha precisato l’assessore- le agevolazioni sopraindicate comporteranno un minor introito, a titolo di Tari, stimato pari a euro 10.000,00 per le utenze domestiche ed euro 57.000,00 per le utenze non domestiche, per un totale complessivo di euro 67.000,00, e gli importi delle riduzioni saranno finanziati con apposito capitolo di spesa del bilancio 2020 alimentato da risorse diverse dai proventi del tributo TARI, come previsto dalla legge».

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