ANDREA OLIVERI
8 gennaio 1945: Giuseppe Rossi si trova presso la sua abitazione, in via Armando Diaz a Valleggia. Può sembrare una situazione normale, ma non la è: il giovane è gravemente ferito, in seguito ad uno scontro a fuoco con i militi della Guardia Nazionale Repubblicana avvenuta pochi istanti prima. È il partigiano ‘Wladimiro’ e combatte per la liberazione della Patria nel Distaccamento Peluffo, ma aveva militato anche a fianco della Seconda Brigata Falco, sempre sotto la Divisione Sap Gramsci. Prima di sposare la lotta partigiana, lavorava come brasatore a Quiliano. L’inverno 1944-45 fu uno dei più rigidi e nevosi e in molti si era diffuso il dubbio che i partigiani riuscissero a far fronte alle numerose avversità dovute alla scarsezza di viveri, equipaggiamento e munizioni e con la costante pressione nemica. Ma si sbagliavano: il loro spirito di sacrificio e la volontà di vincere la lotta erano ancora ben salde, anzi, le azioni delle Sap si sarebbero da lì a poco intensificate. Sia nel Quilianese come nella Valle di Vado, le squadre d’azione avevano assunto pressoché le stesse caratteristiche dei reparti di montagna e anche la Brigata Don Peluffo (ex Bertola), arrivata a contare ben 90 uomini, aveva iniziato a compiere, di sovente in collaborazione con le Brigate Bevilacqua, azioni armate, di sabotaggio o attacchi e imboscate: fu in tal modo che arrivò a scontrarsi a Valleggia contro le truppe della GNR. Non aveva neanche trent’anni Giuseppe e quel giorno, sanguinante, aveva lasciato il campo di battaglia e si era rifugiato a casa sua: forse sentiva la morte imminente, forse aveva pensato che la fine sarebbe stata meno amara al riparo delle mura domestiche. Tuttavia, i suoi compagni non si persero d’animo e riuscirono a trasportarlo fino a Savona, assicurandolo speranzosi alle cure dei sanitari dell’ospedale San Paolo. Tutto vano: ‘Wladimiro’ aveva chiuso per sempre gli occhi poco dopo il suo arrivo, ottenendo il triste titolo di “primo sappista caduto per mano assassina mentre difendeva i suoi ideali per il risorgimento della Patria”.
Giuseppe Rossi (Quiliano, 1915 – Valleggia, 1945)
FONTI:
G. Patrone, I primi cinquant’anni del Novecento quilianese: Quiliano 1900-1945: scelte amministrative e avvenimenti (Coop. Tipograf, Savona, 2015)
R. Bardello, E. De Vincenzi, Savona Insorge (Ars Graphica, 1972)
Ultimi articoli
PREMIAZIONE PER LA RITMICA
UNA STORIA DI INCLUSIONE
NIENTE DONNAIOLA, MA SITO MEGALITICO
UOMINI DI RESISTENZA
CON LAURA BRATTEL ALLA DONNAIOLA
RACCOLTA GIOCATTOLI
DANZA, VERSO GLI EUROPEI DI PRAGA
LE EMOZIONI DI GRANACCIA E ROSSI DI LIGURIA
LA MASTERCLASS DI GRANACCIA E ROSSI
U17, SCONFITTA A TESTA ALTA