Contagi, restrizioni, chiusure. Ancora una volta, uno dei settori maggiormente colpiti è lo sport. Per quanto riguarda il calcio, il Quiliano&Valleggia, dopo la vittoria per 4 a 0 contro il Mallare, si allena da casa. Quindi stop alle partite, agli allenamenti in campo, ma non alla volontà. Questa è la via che ha preso il mister Chicco Ferraro con il suo staff spronando i ragazzi a non arrendersi e ad allenarsi da casa rispettando le regole.
SABRINA ROSSI
Dopo l’ultima stretta allo sport, come state affrontando la situazione?
“La stiamo affrontando con gli allenamenti da casa. Facciamo un lavoro di forza e cardio così ogni ragazzo può farlo a casa e, quando è possibile, una corsa individualmente per le strade in modo da non creare assembramenti e rispettare le regole. Abbiamo optato per non allenarci tutti insieme fino al termine delle restrizioni essendo sport di contatto. Si potrebbero fare allenamenti con il pallone uno distante dall’altro, ma non c’è la possibilità di fare partite. Possiamo quindi, inizialmente, lavorare in remoto in modo da salvaguardare la salute di tutti”.
Quali potrebbero essere i rischi di questo stop?
“Probabilmente per i campionati se ne parlerà il prossimo anno. Non so con il nuovo decreto cosa succederà ma è possibile che si slitterà al 2021. Le scelte sono state sbagliate e i risultati sono questi. Aver permesso, dopo tutta l’estate, di iniziare la scuola regolarmente è stato un errore: tanti ragazzi sono risultati positivi, si sono contagiati tra di loro sui mezzi pubblici portando poi in casa il virus facendo ammalare i genitori, fratelli, sorelle… si è esteso a macchia d’olio in poco tempo. E’ diventato un grosso problema”.
La pandemia influisce anche sugli umori, sulle emozioni. I ragazzi come hanno preso questo nuovo periodo di fermo?
“Ne avevamo già parlato prima dell’ultima partita, era già nell’aria. Ci sentiamo spesso in un gruppo Whatsapp dove invitiamo a fare alcuni esercizi tramite Armellino che fa da preparatore e vediamo che portano a buoni risultati. Molti sono coscienziosi perché sentono come sta evolvendo la situazione in Italia, anche qui nel Savonese, quindi sono consapevoli. Nella squadra c’è chi è più giovane e studia e c’è chi è padre di famiglia, perciò sanno benissimo tutto ciò che sta accadendo e si adeguano alle restrizioni”.
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