INIZIA IL 2024 DEL Q&V

Alle 15 la complicata sfida in trasferta contro la Sestrese Bor. Il ds Marotta: “Dobbiamo giocare il ritorno come se fossero tutte finali”

LUCIANO PARODI

Non c’è modo più difficile per aprire il 2024 ma il Quiliano&Valleggia ha dimostrato, se pur con due sconfitte contro San Francesco Loano e Celle Varazze, di potersela giocare alla pari con le prime della classe.

Riparte oggi alle 15.00 il campionato di Promozione e i biancorossi se la dovranno vedere allo stadio San Carlo contro la Sestrese Bor, seconda in classifica.

All’andata i ragazzi di mister Enrico Valmati si erano imposti con un sonoro 5-0 ma quest’oggi nonostante sia un classico testa coda gli uomini di mister Luca Fiorio (ancora assente per squalifica) venderanno cara la pelle.

“L’avvicinamento è stato abbastanza tranquillo, abbiamo lavorato bene fisicamente e ci stiamo preparando per dare il massimo possibile per fare i punti per poter fare il playout – ha detto il direttore sportivo Antonio Marotta di rientro dalla squalifica –  Abbiamo una partita difficile contro la corazzata dal campionato ma se analizziamo i precedenti con il Celle Varazze e la San Francesco Loano ce la siamo giocata. Logicamente i valori alla fine sono usciti in quelle due sfide ma con la Loanesi meritavamo di piu”.

Diversi sono gli episodi arbitrali soprattutto contro la compagine loanese che hanno visto sfavorita la società del presidente Giorgio Landucci.

“Nel girone d’andata le decisioni arbitrali non ci hanno favorito, ricordo per esempio un fuorigioco fischiato su rimessa laterale contro il Bragno – prosegue il ds – Noi dobbiamo cercare di fare il meglio, lavorare bene durante la settimana e la domenica giocare come fossero tutte finali. Vediamo di fare un girone di ritorno in maniera decorosa”.

Sul fronte mercato in entrata al momento non sono stati effettuati movimenti, in uscita è passato al Savona lo scorso dicembre invece l’attaccante classe 2002 Papa Ndiaye Ndongo.

“Il nostro mercato è recuperare Salani e Grippo che ci permetterebero di avere piu scelte e giocare in maniera diversa muovendo le pedine a esigenza” conclude Antonio Marotta che ha così specificato di non voler intervenire nel mercato di riparazione.